Mindfulness: la pratica per raggiungere la felicità
Tutti siamo d’accordo nel sostenere che lo scopo dell’uomo, in qualunque parte del globo viva, sia raggiungere la felicità. Tutto ciò che facciamo, le azioni che mettiamo in campo, le nostre scelte e i nostri valori convergono nell’unica volontà di essere felici.
La felicità a cui aspiriamo non è data dai beni materiali. È piuttosto uno stato del cuore e della mente. Spiegano bene questo concetto le parole della scrittrice Susanna Tamaro. Nel libro “Va dove ti porta il cuore” la nota autrice scrive che “la felicità sta alla lanterna come la gioia sta al sole”, indicando nella prima uno stato d’animo positivo, ma fugace, come la flebile fiammella di una lanterna, che deve essere ben protetta dal vento per non spegnersi. Nella seconda, la gioia, un’emozione di contentezza che pervade il cuore in ogni istante della vita, anche quando ci si trova dinanzi a situazioni dolorose e impreviste. Una forza positiva talmente potente da riscaldare il nostro cuore come il sole riscalda la Terra.
Essere felici, possedere la gioia del cuore, è prerogativa dell'”essere” e non dell'”avere”. E per fortuna non è un fatto congenito. Coltivarla è possibile, per esempio, attraverso la mindfulness, un termine di importazione anglosassone che significa “pienezza mentale” e sta ad indicare un modello cognitivo sviluppato quando le neuroscienze hanno confermato il potere miracoloso della meditazione. Capire cos’è e iniziare a praticarla è all’origine di un percorso di benessere profondo.
Recenti Studi condotti negli Stati Uniti, nell’ambito della Acceptance and Commitment Therapy, una nuova forma di psicoterapia che fa parte della cosiddetta “terza onda” della terapia cognitivo-comportamentale, hanno confermato l’importanza della Mindfulness per la risoluzione di disturbi come ansia, stress, panico e depressione. La messa in pratica di semplici esercizi basterebbe infatti a farci essere mentalmente presenti e consapevoli in ogni attività, fino a renderci capaci di cogliere sul nascere quei pensieri negativi che contribuiscono al malessere emotivo.
Praticare la mindfulness significa innanzitutto imparare a meditare e quindi essere presenti alle circostanze, alle emozioni e agli stati corporei che avvengono in noi e attorno a noi. Il percorso, già noto al mondo orientale e in particolare al buddhismo, è stato inserito dai medici di tutto il mondo nelle terapie contro lo stress, con enormi benefici.
Un viaggio che conduce a gioire della vita
Tra i primi a sviluppare un protocollo capace di ridurre in maniera significativa ansia e attacchi di panico è stato Jon Kabat-Zinn, il quale, nel 1979, presso il Medical Center della University Of Massachusetts, elaborò il Mindfulness Based Stress Reduction: cicli di otto settimane in cui praticare otto differenti esercizi di meditazione della durata, al massimo, di trenta minuti e una serie di momenti cosiddetti “informali” per la promozione della consapevolezza di sé in ogni ambito della vita quotidiana.
La mindfulness è un viaggio che porta a gioire della vita, perché, come dicono molti maestri orientali, la meditazione non è solo quell’atto che si compie stando a gambe incrociate e mani congiunte, ma uno stato dell’essere, una pratica che permette di raggiungere una maggiore padronanza delle attività della mente. Si tratta, in definitiva, di un viaggio nei luoghi più intimi della propria interiorità e la si può praticare ovunque, in una stanza o in mezzo ai boschi, a contatto con la natura incontaminata. Ciò che conta è il risvolto positivo che dal suo esercizio deriva alla salute del corpo e della mente. La felicità è nel “qui ed ora” ed ha, parafrasando il titolo di un noto libro di Eckhart Tolle, il potere dell’adesso.
Ricercarla è non solo una naturale predisposizione, ma un percorso a tappe segnate che passa, direbbe Anthony De Mello, nella “scomparsa totale dei sensi di insicurezza” che impediscono di possedere “quella benedetta capacità degli uccelli del cielo e dei fiori del campo di vivere pienamente, momento per momento, nel presente, per quanto insopportabile questo possa apparire”.
I temi legati alla mindfulness, alla nostra percezione di noi stessi e delle emozioni che ci contraddistinguono e che contribuiscono all’interpretazione della realtà che ci circonda, sono al centro dei corsi proposti, insieme ai maggiori esperti di crescita personale, da Life Strategies.
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Sara Pagnanelli
Fondatrice di Life Strategies