Andare avanti o lasciare? Quando l’Amore incontra la Paura

Andare avanti o lasciare? Quando l'Amore Incontra la Paura

A cura di Life Strategies

In un’epoca caratterizzata da rapide evoluzioni sociali e personali, la paura di avviare nuove relazioni o di mettere in discussione quelle esistenti si manifesta sempre più frequentemente come un ostacolo significativo alla nostra realizzazione personale. Questa paura può radicarsi così profondamente in noi da trasformarsi in blocco paralizzante, impedendoci di vivere appieno la nostra sfera emotiva.

Il fardello della paura

La paura di avventurarci in nuovi legami affettivi o di mettere in discussione quelli datati è una realtà che può indurre paralisi e sofferenza. La paura si nutre di incertezza e di un innato bisogno di sicurezza, spingendoci verso un circolo vizioso di inerzia che Giorgio Nardone definisce “trappola emotiva”. Questa situazione di stallo emotivo diventa ancor più complessa quando affrontiamo la prospettiva di lasciare un partner, con il quale, nonostante l’infelicità o l’incompatibilità, abbiamo condiviso un tratto significativo di vita.

La paura di intraprendere nuove relazioni può nascere da precedenti esperienze dolorose, da una bassa autostima o da un profondo senso di insicurezza, che si traduce in una sorta di autodifesa contro il rischio di ulteriore sofferenza. Allo stesso modo, la paura di mettere in discussione o terminare relazioni obsolete o nocive può derivare dal timore del cambiamento, dalla dipendenza affettiva o dal conforto apparente dello status quo.

Le fobie

Quando la paura diventa invalidante, ci troviamo imprigionati in un limbo emotivo dove la prospettiva di stare con qualcuno ci può sembrare altrettanto spaventosa dell’idea di stare da soli. In questo stato, il desiderio di connessione è contraddetto da un evitamento compulsivo che si nutre della nostra stessa inerzia.

Il Professor Nardone, nel corso dei suoi studi e della sua pratica clinica, ha identificato pattern ricorrenti nei pazienti in balia di tante tipologie di paura. Ad esempio, la fobia dell’impegno: quando desideriamo una relazione stabile ma, non appena ci avviciniamo a tale possibilità, scappiamo precipitosamente. Oppure il conflitto di dipendenza, quando rimaniamo aggrappati a una relazione nonostante la consapevolezza della sua tossicità.

Ridefinire la paura per superarla

Applicando la Terapia Breve Strategica, modello messo a punto dal Professor Nardone, che gli ha permesso di risolvere oltre 30.000 casi, possiamo compiere alcuni passi per uscire da questi blocchi: il primo consiste nel renderci consapevoli che la paura non è un nemico, se viene visto come un segnale della necessità di cambiare. Questo è il modo in cui restituiamo a noi stessi la capacità decisionale, preparando la strada a un percorso più razionale e flessibile.

Il passo successivo consiste nell’imparare gradualmente a tollerare l’incertezza, riuscendo a vedere non solo le potenziali perdite ma anche le nuove opportunità che si nascondono dietro a certe decisioni. A questo punto possiamo riuscire a compiere, in una sorta di sperimentazione attiva, dei piccoli cambiamenti per sfidare i nostri timori ampliando al contempo la nostra zona di comfort, arrivando a sviluppare strategie di coping, per affrontare gli scenari che temiamo, in modo da ridurre l’ansia anticipatoria e aumentare la sensazione di controllo sulla nostra vita.

Quando l’irrazionalità prende il sopravvento

Quando tutto ciò non basta è perché è necessario agire a un livello molto più profondo per affrontare la paura, iniziando con l’identificare e decostruire i pensieri irrazionali che la alimentano, per poi sostituirli con una percezione più realistica e oggettiva delle relazioni.

Attraverso questo metodo, possiamo addirittura arrivare a pianificare il comportamento evitante: sembra un paradosso, eppure la pianificazione della paura porta alla riduzione dell’ansia ad essa associata.

Un altro metodo efficace è quello di svolgere compiti apparentemente contraddittori, che mirano a scuotere il nostro sistema di credenze e a promuovere cambiamenti comportamentali, perché ciò ci aiuta a rielaborare esperienze passate sotto una nuova luce, trovando forza e apprendimento nei fallimenti e nelle delusioni.

Il Professor Giorgio Nardone sarà protagonista dei corsi proposti da Life Strategies. Scopri il prossimo appuntamento, cliccando qui!

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