Quante volte ci sentiamo dire che negli ostacoli si nascondono opportunità? Eppure, non è sempre facile, quando siamo alle prese con i problemi, riuscire a trovare la forza di accogliere le criticità come momenti di crescita.
Invece, secondo Gregg Braden sono proprio le sfide che la vita ci sottopone a “ridefinire chi siamo spingendoci a diventare qualcosa di più grande di ciò che la vita sembra offrirci”: cogliere il grande potenziale che è dentro di noi e saperlo sfruttare al massimo è possibile.
Attraverso gli insegnamenti delle tradizioni antiche, scopriamo che sono le nostre emozioni ad attivare e regolare quel potenziale che già ci appartiene, una tecnologia interiore custodita e tramandata da civiltà remote. La fiducia di queste era tale da chiamarci “coloro che camminano tra due mondi”, in quanto figli di saperi passati e di una razionalità capace di costruire macchine che vanno al di là del nostro corpo fisico per ricordarci chi siamo qui.
Siamo il punto cruciale nell’evoluzione della consapevolezza umana.
Il periodo di transizione nel quale ci troviamo è un ciclo simile a quelli vissuti in precedenza, seppur non ce ne rendiamo ancora conto. E il passato può essere il vero mezzo per rivalutare e modificare le modalità di risposta che attiviamo nei confronti del mondo che ci circonda, superando due false credenze sulle quali si basa la storia.
La prima riguarda la separazione delle cose.
Secondo Gregg Braden, scienziato, educatore internazionale e rinomato come pioniere nel paradigma emergente basato su scienza, politica sociale e potenziale umano, in realtà esiste un campo energetico chiamato Matrice Divina, che collega tutto e che, al contempo, connette le nostre esperienze al di fuori della realtà.
A dimostrare ciò è proprio la scienza. I nuovi esperimenti dimostrano, per l’appunto, che siamo tutti collegati e connessi al tutto. Non solo, gli studi attuali sostengono che tale legame esiste grazie alla nostra coscienza. Essere connessi l’uno all’altro ci fornisce un enorme vantaggio verso le sfide a cui ci sottopone la vita perché è proprio attraverso il legame che intercorre dentro ogni essere umano che si entra in contatto con la stessa forza che genera il tutto.
Il secondo inganno interessa i nostri sentimenti, emozioni e credi.
Non è vero che questi non influenzano il mondo, anzi, hanno un effetto diretto su di esso grazie alla Matrice Divina. Attraverso la connessione che intercorre all’interno della “sostanza che costituisce l’universo” (ovvero onde e particelle di energia) le leggi del tempo e dello spazio come le conosciamo oggi decadono.
Come detto, il nostro potere è dormiente. Affinché quest’ultimo si attivi, è importante compiere un piccolo spostamento di percezione che ci permette di toccare con mano la forza imponente dell’universo col quale far fronte alle avversità. Questo cambio di prospettiva avviene soltanto quando saremo in grado di vedere – vedere davvero – il ruolo che abbiamo all’interno dell’universo, dunque come componenti effettivi di esso e non enti separati.
Per risvegliare il potenziale che è in noi, quindi, dobbiamo intraprendere un percorso di scoperta personale e di crescita capace di scardinare le nostre credenze passate.
Gregg Braden sarà protagonista, insieme a Bruce Lipton, di un nuovo evento organizzato da Life Strategies. Insieme, in Italia, per due giorni. Per sapere la data in anteprima iscriviti alla nostra newsletter!