A cura di Life Strategies
Paura di affrontare le proprie responsabilità, evitare di deludere qualcuno a cui teniamo molto, desiderio di far colpo sugli altri ed essere accettati: questi sono solo alcuni tra i più comuni motivi per cui facciamo ricorso alle bugie.
Mentire è un’azione che accomuna tutti noi, tanto che sono stati effettuati diversi studi per capire come mai lo facciamo nonostante ci venga insegnato che è sbagliato.
In particolare, una ricerca condotta su soggetti tra i 2 e i 3 anni di età ha rivelato che iniziamo a dire bugie molto presto. Durante l’esperimento, ai bambini è stato consegnato un giocattolo, chiedendo loro di non usarlo mentre erano soli. Come previsto, l’80% di loro ha disobbedito, ma a differenza dei bambini di 2 anni, che lo hanno ammesso, quelli di 3 anni hanno mantenuto il punto.
Crescendo, diventiamo sempre più consapevoli del valore della sincerità e delle possibili conseguenze negative delle bugie, eppure mentire rimane una nostra tendenza naturale. Stando al lavoro di alcuni ricercatori, le persone mentono in media 1 o 2 volte al giorno.
Perché mentiamo agli altri?
Le ragioni per cui non sempre dichiariamo apertamente la verità sono varie, così com’è varia la gravità delle bugie che inventiamo.
Alcune, quasi innocenti, servono più che altro a non ferire i sentimenti altrui, mentre altre sono delle vere e proprie menzogne che distorcono la realtà e obbligano chi le dice ad indossare delle maschere da cui è difficile liberarsi. Pensiamo, ad esempio, alla differenza tra chi usa una piccola scusa per non uscire con qualcuno che non gli è molto simpatico e chi, invece, nasconde al proprio compagno un tradimento o problemi economici che riguardano l’intera la famiglia.
Talvolta mentire si rivela un utile strumento di difesa, che permette di evitare conflitti ed allentare tensioni, salvaguardando i nostri rapporti, sia nella vita privata, sia sul lavoro. Esempi ne sono gli stratagemmi che adottiamo ogni giorno per dimostrarci collaborativi verso conoscenti o colleghi, piuttosto che alimentare atteggiamenti ostili che danneggerebbero la qualità della nostra vita.
Mentire a se stessi: come far emergere il proprio Io
Se alcune piccole bugie, usate nel modo e al momento giusto, possono salvaguardare le nostre relazioni, ciò non vale per quelle che raccontiamo a noi stessi.
In realtà, tutti noi ci raccontiamo bugie: lo facciamo quando, specchiandoci, facciamo finta di non accorgerci che l’immagine riflessa non corrisponde alla nostra vera personalità, bensì al ruolo che la società ci richiede di assumere.
Lo facciamo ogni volta che mettiamo da parte i nostri desideri e rinunciamo a realizzare i nostri sogni pur di soddisfare le aspettative altrui, seguendo modelli circostanti e assecondando pressioni esterne invece di prendere decisioni libere e consapevoli, con coraggio.
Queste bugie, per quanto nascoste e “silenziose”, hanno un grande impatto su di noi, perché sono in grado di limitare il nostro sviluppo personale: definirci all’interno di categorie ben precise significa escludere dalla nostra esperienza e dalle nostre conoscenze tutto ciò che si espande oltre tali confini, impedendo al nostro potenziale di fiorire.
Ecco perché, a volte, abbiamo la sensazione che manchi qualcosa nella nostra vita, anche se non comprendiamo in modo chiaro che cosa.
Al contrario, trovare noi stessi significa sia portare alla luce ciò che non sappiamo del nostro Io, sia risvegliare doti e risorse che crescendo abbiamo dimenticato, proprio come spiega il filosofo e autore Igor Sibaldi in questo video.
Le ricerche di Sibaldi uniscono l’antica sapienza filosofica alle più recenti teorie della psiche, individuando il metodo grazie a cui superare paure e convinzioni radicate per spingere la nostra consapevolezza al di là dei limiti autoimposti, verso una dimensione molto più ampia. Tale metodo può aiutarci a raggiungere una maggior comprensione dei desideri e dei bisogni sopiti nel profondo della nostra mente, trasformando i dubbi e i timori che spesso ostacolano il nostro percorso di crescita personale nel motore di un viaggio alla scoperta del nostro Io.
Per il filologo, noi tutti siamo individui con una parte “alta” interiore. Questa parte “alta” non si esprime attraverso frasi, ragionamenti o convinzioni, ma solo attraverso bisogni e desideri. Ecco allora che un desiderio diventa una vera e propria guida, una voce che dovremmo imparare ad ascoltare.
Fin da piccoli siamo abituati a credere che reprimere i nostri desideri sia una cosa giusta e importante “prima il dovere, poi il piacere”: Igor ci insegna che il mondo inizia a trasformarsi quando si comincia a desiderare davvero. La bella notizia è che desiderare è gratis e alla portata di tutti: serve solo tecnica. In particolare, serve la tecnica dei 101 Desideri perfezionata da Sibaldi, che ci mostra il modo migliore per poter esprimere i propri desideri e, soprattutto, vederli realizzati. Continua a leggere per scoprire, nel dettaglio, i 10 punti per formulare i desideri!
Igor terrà diversi con noi, live e streaming. Se sei interessato a conoscere il prossimo clicca qui!