Era il 1982 quando i cinema di tutto il mondo proiettavano Blade Runner, film di fantascienza diventato un cult, le cui vicende avveniristiche sono ambientate nel 2019. La trama si svolge in un futuro distopico: la Terra è invivibile a causa di inquinamento e sovraffollamento e la tecnologia è talmente avanzata da aver prodotto dei robot identici agli esseri umani, ma dotati di maggiori abilità intellettuali e forza fisica.
Oltre alla spettacolarità degli effetti speciali, il film è stato reso celebre anche dalla complessità e dall’attualità dei temi trattati. Se confrontiamo il pianeta Terra del 2019 immaginato dal regista Ridley Scott con quello in cui effettivamente vivremo tra poco più di un anno, possiamo individuare diverse analogie. Prima fra tutte, il sorprendente sviluppo nella produzione di robot che non siano solo efficienti, ma anche “familiari”.
Basti pensare che fino ad alcuni mesi fa, al Vitra design museum di Weil am Rhein, in Germania, si teneva la mostra Hello, Robot. Design between Human and Machine, dedicata alle ultime innovazioni della robotica. Già il nome dell’esposizione (“Ciao, robot. Design tra l’uomo e la macchina”) fa riflettere sui traguardi raggiunti dall’Intelligenza Artificiale. Un esempio concreto del futuro verso cui ci avviciniamo è ElliQ, robot studiato per fornire assistenza agli anziani e per mantenerli attivi, arricchendo la loro vita e riducendo il senso di solitudine di cui molti soffrono. L’idea di avere un robot come amico è già realtà e sta bussando alla nostra porta.
L’Intelligenza Artificiale
Il termine I.A. (Intelligenza Artificiale) identifica la capacità di una macchina di ricreare le funzioni intellettive tipiche della mente umana. Il nostro rapporto con l’I.A. non è a senso unico: l’interazione tra queste due intelligenze è reciproca e costante, come dimostra, ad esempio, il progetto delle auto con guida autonoma, che cambierà totalmente le nostre abitudini e che sta sollevando domande quali: “come dovrebbe comportarsi l’I.A. dell’auto se, in caso di incidente inevitabile, dovesse scegliere tra la sopravvivenza dei passeggeri e quella degli altri?”.
La centralità dell’I.A. nella nostra vita quotidiana è confermata anche dagli studi di Daniel Lumera, ricercatore e docente universitario considerato un riferimento a livello internazionale per quanto riguarda le scienze del benessere, il quale la include tra le 5 Intelligenze che ci permettono di raggiungere l’autentica consapevolezza di noi stessi e di vivere pienamente la nostra esistenza.
Secondo Lumera, l’Intelligenza Artificiale è affiancata da Intelligenza Biologica, Intelligenza Emotiva, Intelligenza Mentale e Intelligenza Spirituale. Vediamo insieme cosa sono e come svilupparle attraverso alcuni test ed esercizi da lui stesso ideati.
L’Intelligenza Biologica
L’intelligenza Biologica corrisponde al “saper fare” e abbraccia sia le nostre abilità manuali e fisiche, grazie a cui abbiamo creato il mondo che conosciamo, sia la capacità del nostro corpo di adattarsi alle circostanze esterne. Pensiamo, ad esempio, alla gestione dello stress, alla resilienza, alla risposta immunitaria e agli altri meccanismi biologici che ci permettono non solo di sopravvivere, ma di superare con successo crisi e difficoltà.
L’Intelligenza Emotiva
L’Intelligenza Emotiva corrisponde al “saper sentire”, cioè alla capacità di riconoscere, manifestare, gestire e guidare tanto le proprie emozioni, quanto quelle degli altri.
Secondo Lumera, alla base dell’Intelligenza Emotiva vi è la consapevolezza che non sono gli eventi esterni a determinare la nostra vita, bensì noi stessi, con le nostre scelte quotidiane. Siamo noi a scegliere se lasciarci bloccare dalle emozioni negative, come la collera e la paura, o se trasformarle in risorse con cui disegnare il destino che vogliamo. Ogni emozione rivela un aspetto di noi da sviluppare: basta comprendere quale sia e in che modo agire per farne un punto di forza.
Ad esempio, la collera può essere trasformata in determinazione una volta liberi dalla sensazione di impotenza che la causa, mentre la paura può diventare amore se impariamo ad accettarla, senza scappare.
L’Intelligenza Mentale
L’Intelligenza Mentale è legata al “saper pensare”. La maggior parte delle persone crede che una mente attiva sia costantemente affollata da pensieri logici e ragionamenti, ma questo in realtà non fa che generare confusione e distogliere la nostra attenzione da ciò che è davvero importante per noi.
Prerogativa fondamentale per pensare in modo chiaro e ordinato è il silenzio mentale, uno stato di concentrazione e ascolto profondo durante cui la nostra mente si svuota, superando i limiti e facendo spazio a nuove idee, intuizioni e atti creativi per esprimere il nostro vero essere.
Un esercizio per sviluppare la capacità di praticare il silenzio mentale è la camminata del silenzio: passeggiamo per circa 30 minuti nella natura evitando di fare qualsiasi tipo di rumore. Dai passi, alla respirazione, allo struscio degli abiti, tutto deve essere compiuto nel maggior silenzio possibile, con estrema concentrazione e attenzione nei movimenti. Al termine, restiamo seduti in ascolto dei rumori intorno a noi, finché non saremo pronti a rialzarci.
L’Intelligenza Spirituale
L’Intelligenza Spirituale agisce sul nostro “saper essere” mettendoci in contatto con lo scopo e il proposito consapevole della nostra vita.
Seguire ciò in cui si crede senza paura, rimanere fedeli ai propri autentici valori, coltivare ogni giorno la motivazione, tener conto dell’interconnessione tra il proprio benessere e quello altrui, rendersi conto che tutto ciò che viviamo e che proviamo ha origine dentro di noi: queste sono le capacità a cui l’Intelligenza Spirituale dà accesso e che permettono di determinare il corso del proprio destino in maniera responsabile.
Nessuna di queste può però essere raggiunta senza lo sviluppo delle altre 4 Intelligenze: ciascuna di loro ha un ruolo fondamentale nel nostro benessere, secondo un sistema strettamente interconnesso.