A cura di Life Strategies
Un gesto fuori posto, un’espressione mal riuscita, un silenzio troppo lungo e subito siamo stati fraintesi o abbiamo indotto una reazione negativa in chi ci è di fronte. Semplicemente per il fatto di non essere riusciti a comunicare le nostre vere intenzioni.
Quante volte in ufficio con i colleghi, in un dialogo con gli amici, nel confronto con un genitore o con un figlio è capitato anche a te?
Succede a tutti e in molti momenti della giornata, poiché, come sottolinea Paolo Borzacchiello, esperto di comunicazione e intelligenza linguistica, il linguaggio non verbale è un pilastro fondamentale della comunicazione umana. Spesso è persino più eloquente delle parole stesse. La nostra capacità di utilizzare efficacemente il linguaggio del corpo, delle espressioni facciali e dei gesti può influenzare profondamente la qualità delle nostre interazioni, pesando sulle percezioni e sulle reazioni del nostro interlocutore.
Distanza, espressioni incongruenti e postura dominante
Molti sono gli esempi di approccio errato alla comunicazione non verbale: un corpo chiuso con braccia incrociate e mancanza di contatto visivo possono trasmettere disinteresse o ostilità, distanza e chiusura, anche se le parole sono gentili. Questo tipo di linguaggio può creare barriere in ambienti lavorativi, causando malintesi e conflitti non necessari.
Come capita nel caso di espressioni incongruenti: sorridere mentre si discute un argomento serio o delicato può essere percepito come sarcasmo o mancanza di empatia, facendoci apparire fuori luogo e non coinvolti nel discorso.
Inoltre, una postura eccessivamente dominante, come stare troppo vicini o sopra qualcuno mentre si parla, può essere intimidatoria e causare disagio, minando la fiducia e il rispetto reciproco.
In un mondo di equivoci impariamo a porci nel modo corretto
Annuire e inclinare leggermente il corpo verso chi ci parla sono segni di ascolto attivo che rafforzano le nostre relazioni, in quanto esprimono interesse e rispetto per le opinioni altrui.
Mantenere un contatto visivo appropriato dimostra sicurezza e sincerità. Nel lavoro, ad esempio, può schiuderci maggiori opportunità di collaborazione, mentre in ambito sociale e familiare rafforza il legame emotivo.
Allineare le espressioni facciali e la postura del corpo con il contenuto emotivo del messaggio può aumentare la credibilità e l’autenticità, favorendo una comunicazione efficace e sincera.
Da cosa possiamo partire?
Essere consapevoli del proprio linguaggio non verbale e di come questo possa essere interpretato dagli altri è il primo passo per gestirlo efficacemente. La consapevolezza di sé aiuta a riconoscere le proprie reazioni istintive e a controllarle se necessario.
Ogni contesto, inoltre, richiede un tipo di comunicazione non verbale appropriato. Essere capaci di adattare il proprio comportamento non verbale alle diverse situazioni può migliorare notevolmente la comunicazione interpersonale. Ma anche osservare il linguaggio non verbale degli altri può fornire preziosi indizi sulle loro emozioni e intenzioni reali, consentendoci di rispondere in modo più adeguato e costruttivo.
In un mondo sempre più connesso, dove le parole possono essere facilmente fraintese, padroneggiare l’arte del linguaggio non verbale è essenziale per costruire ogni tassello di relazioni sincere e promettenti.
Parleremo con Paolo Borzacchiello di come attingere alla chimica segreta delle interazioni umane nei corsi che Life Strategies organizza durante l’anno. Per scoprire il prossimo, clicca qui!