Immagina che da domani tu non possa più guardare il cielo. Pensi certamente che sia qualcosa di terribile, di profondamente limitativo in confronto a come siamo stati abituati nel concepire l’espressione dei nostri pensieri.
Ce lo abbiamo nel DNA.
Prima di proseguire a leggere prova a isolare la tua mente dal mondo esterno e visualizza bene l’immagine che leggerai.
Immaginiamoci di essere soli, distesi in un prato verde. Sopra di noi: le nuvole. La tua immaginazione sta spiccando il volo, e con essa i tuoi sogni, i tuoi desideri.
Certo, risponderesti.
Ora immagina che sia notte.
Ti trovi sopra una collina e le luci della città sono lontane, non interferiscono con la visione chiara e maestosa del tappeto di stelle sopra di te. I tuoi pensieri iniziano a riempire la tua mente, proprio come le stelle riempiono il cielo.
E man mano che i tuoi sogni, i tuoi desideri e le tue paure si fanno spazio dentro di te, il tuo sguardo segue quella stella lì, la più luminosa. E poi eccone un’altra: che bello, pensi tra te e te:
Quanto mi piacerebbe.
Quanto vorrei se.
Se solo fosse possibile…
Ora la domanda sincera che ognuno di noi dovrebbe farsi è questa:
Ma stiamo desiderando, veramente?
La realtà e il mondo in cui viviamo oggi ci hanno un po’ privato di quello strumento meraviglioso che è il desiderio. Pensiamo a questo termine, la cui origine etimologica è una delle più affascianti che si possa incontrare nella vita. C’è la preposizione de- e sidera, “stelle”.
Quindi Desiderare, con la d maiuscola, vuol dire:
accorgersi che nel proprio cuore vi è qualcosa di più di quel che, per ora, le stelle ci stanno offrendo.
Oggi noi pensiamo di Desiderare, ma in realtà stiamo semplicemente scegliendo ciò che ci viene offerto. Ci si comporta, spiega Igor Sibaldi, scrittore, studioso di teologia e profondo indagatore dell’animo e delle psiche umana, come se la vita fosse una sorta di supermarket. Quando noi entriamo in un supermarket, ci viene offerto e proposto tutta una serie di prodotti e noi, semplicemente, scegliamo tra quelli. Nella vita ci comportiamo allo stesso modo, come se il nostro sguardo non potesse andare oltre gli scaffali, oltre ciò che siamo abituati a vedere.
Siamo stati abituati così fin da piccoli, vero?
Desiderare è andare oltre le opzioni, scegliere qualcosa di diverso: significa ammettere e rendersi conto che ciò che si ha, non basta più. Tutte le volte che abbiamo guardato il cielo, non abbiamo Desiderato veramente, semplicemente abbiamo scelto, perché siamo cresciuti con quest’idea:
non abbiamo il permesso di desiderare, ma solo di scegliere.
È davvero così?
Guardare oltre l’orizzonte
Abituati come siamo a vedere solo entro un certo confine, abbiamo paura di guardare lontano, perché certi di non poter e dover desiderare più di tanto.
E se potessimo realizzare quello che abbiamo sempre desiderato?
Nel profondo del nostro Io, ci sono doti che abbiamo dimenticato, ma che servono per raggiungere la vita che abbiamo sempre desiderato e poter esprimere chi siamo realmente.