Il tuo fidanzato/marito è il compagno ideale: poco o nulla di cui lamentarsi.
C’è complicità, empatia, affinità intellettuale: insomma, sulla carta non manca proprio niente. Appunto, sulla carta. Perché poi o per noia, o per un’imprevista tempesta ormonale, o per dare quel pizzico di pepe in più alla relazione, o perché neanche noi stesse siamo in grado, da sole, di spiegarne i motivi, arriva, inesorabile, il desiderio di tradire.
Se quindi hai deciso di buttare all’aria anni e anni di fedeltà pagata a duro prezzo con l’imperturbabilità del saggio stoico, lezioni su lezioni di respirazione yogica (anche queste pagate a duro prezzo) per reprimere i più subdoli impulsi libidinosi, ore e ore di corso prematrimoniale volte a mostrare un lungo elenco di doveri e responsabilità e uno, ben più scarno, di piaceri e sei intenzionata a farti un’amante, allora non darti all’improvvisazione … a meno che tu non voglia essere scoperta. Tradire è sì cedere alla passione travolgente di un istante ma, per non commettere passi falsi, occorre essere attenti e calcolatori come dei veri e propri ninja.
In questa piccola mini-guida abbiamo pensato di raccogliere gli errori più comuni da evitare per tradire senza mettere a repentaglio la tua relazione.
- Negare, negare, negare e ancora negare!
Lo inserisco come primo punto perché è la regola imprescindibile alla base di qualsiasi manuale del perfetto traditore. Specie se non si tratta di una semplice e occasionale scappatella ma di un amante a tutti gli effetti, sarà fondamentale vestire i panni del perfetto mentitore, dall’inizio fino a quando non deciderai di porre fine alla tua nuova liaison. In barba all’emotività, dovrai essere una vera e propria macchina da guerra anche quando il partner ti incalzerà con domande serrate e scomode, con la faccia di chi ha tutta la verità in tasca. È la tua occasione per far finalmente fruttare quel corso di recitazione fatto alle scuole medie e accantonato dopo lo spettacolo di fine anno scolastico.
- Non abbassare mai la guardia
È tipico del traditore alle prime armi. La paura di essere scoperta ti porta ad un’attenzione maniacale nell’elaborazione di bugie e di piani A, B, C, D, E – scomodando anche l’alfabeto cirillico, se possibile – solo ed esclusivamente nelle prime fasi dell’ “avventura”. Se non vieni scoperta nel giro di un mese, questa cura al dettaglio inizia a scemare: nulla di più sbagliato. Non ti adagiare nella convinzione di essere diventata abile a mentire se fino all’altro ieri non riuscivi nemmeno a dissimulare insofferenza verso l’ennesimo paio di calzini a pois regalato a Natale da tua zia.
- Non chiedere. Mai.
Non fare troppe domande sui programmi che il tuo partner ha per il fine settimana per capire quando e quanto campo libero puoi avere. Potrai ricavare le stesse informazioni in modo più sottile cercando di portare alla luce il discorso in modo indiretto. Per capirci, anziché l’autostrada prendi l’interna: più scomoda, più lunga ma in grado di portarti comunque a destinazione.
- Home sweet home? No, grazie!
Sembrerà banale ma se da un lato è facile cedere alla tentazione di un posto pratico e confortevole come casa propria, dall’altro è altrettanto facile essere colti in flagrante. Il timore che il tuo compagno possa rientrare da un momento all’altro farà pure innalzare il termometro della passione ma meglio che i bollenti spiriti vengano placati altrove. La vicina impicciona, ahimè, non è solo un cliché. Non dico di cambiare continente, che in pausa pranzo magari è un po’ scomodo, ma almeno di incontrarvi in un territorio neutro e lontano da occhi indiscreti.
- Il silenzio degli innocenti
Fedifraga, se vuoi avere la certezza quasi matematica di riuscire a farla franca, non raccontare le tue marachelle ad amici o colleghi. Inutile invocare il silenzio: il rischio di innescare il gioco del “telefono senza fili” è sempre dietro l’angolo. O, ancora peggio, costringerai a sporcare la fedina “etica” dei tuoi amici, qualora siano anche amici del tuo partner.
Ora, fermati a riflettere: se sei certa di non voler rinunciare alla tua relazione ma senti il desiderio di un amante, allora questo è di certo il sintomo di problematiche ancora latenti che hanno bisogno di essere portate alla luce. Può trattarsi di difficoltà di comunicazione, di differenze che, improvvisamente, diventano inconciliabili, di una temporanea perdita d’intesa con il tuo lui: non è sempre facile capire cosa sta accadendo alla nostra relazione, o perché siamo troppo coinvolti e poco disposti ad ammettere che qualcosa non vada o perché non possediamo gli strumenti giusti per accorgerci di cosa è venuto meno. Così si finisce per ricorrere a spiccioli escamotage, palliativi come quelli che ti ho illustrato, che non fanno altro che raggirare il problema, anziché risolverlo. Un cerotto non può sanare una ferita, può solo tamponarla.
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