La paura di parlare in pubblico
La glossofobia, ovvero la paura di parlare in pubblico è, insieme a quella di perdere il controllo, una delle più frequenti e diffuse. Dallo studente universitario ai manager, dall’avvocato al docente, sono tantissime le persone che sperimentano eccesso di sudorazione, salivazione azzerata, frequenza cardiaca accelerata, imbarazzo, ansia. Alcune di queste arrivano a provare un vero e proprio attacco di panico.
“Quando si tratta di parlare in pubblico, le persone si dividono in due categorie: gli ansiosi e quelli che mentono”
Mark Twain
«Perché devo perdere tempo ad ascoltarvi?» (Lionel Logue)
«Perché io ho una voce!» (Re Giorgio VI interpretato da Colin Firth)
«Sì è così».«Potete farcela, non subite la paura» (Lionel Logue)
«Dimentica il resto e dillo solo a me» (Lionel Logue)
Dal film The King’s Speech
Superare la paura di parlare in pubblico con la tecnica di dichiarare il perturbante segreto
A volte questa fobia non ha una natura patologica come nel caso di re Giorgio VI, ma ha a che fare con la paura di essere esposti. È la paura del confronto, il timore di esporsi al giudizio altrui. Se siamo spaventati dal confronto con gli altri, il risultato è che vedremo negli altri il pericolo. Ciò si traduce in un voler rimanere in ombra, nel cercare di difenderci dagli altri ed essere diffidenti. Sicuramente in televisione, nelle conferenze, in teatro e nei film, ti sarà capitato di vedere una persona che, prima di iniziare il suo discorso davanti alla platea, esordisce con questa frase: “Vi chiedo scusa in anticipo. Sono molto emozionato, perciò potrà succedere che io mi blocchi o che non riesca a proseguire.”Questa tecnica, come ci spiega lo psicologo e psicoterapeuta Giorgio Nardone, è conosciuta come “la tecnica del dichiarare il perturbante segreto”. È una delle più utilizzate nel trattamento delle patologie da blocco della performance come la paura di parlare in pubblico. Dichiarare il perturbante segreto predispone l’uditorio ad essere empatico. L’empatia in fondo non è che la capacità di cogliere, comprendere e rispettare lo stato d’animo altrui. Riuscendo ad entrare in profonda connessione e sintonia con quella persona, gli ascoltatori entrano inevitabilmente in empatia con qualcuno che ha il coraggio di dichiarare e confessare il suo malessere. Inoltre, “la tecnica del dichiarare il perturbante segreto” rappresenta un ansiolitico meraviglioso, perché riduce l’ansia da prestazione.
Superare la paura di parlare in pubblico con la psicofisiologia
Il ritmo della voce è una delle forme di autoregolazione dell’ansia più importanti che esistano. Di solito, chi ha paura di parlare davanti ad altre persone desidera fortemente che il suo intervento finisca il prima possibile: parla pertanto molto velocemente, aumentando il battito cardiaco e il ritmo respiratorio. In questo modo, chi sta parlando non solo finisce con “l’inciampare” nel proprio discorso, ma fa avverare proprio ciò che temeva maggiormente. Inoltre, tale comportamento non fa altro che innescare uno stato di ansia. Si dovrebbe, invece, rallentare l’eloquio e parlare lentamente, usando una voce più bassa, di pancia: in questo modo si regolano i meccanismi del riflesso psicogalvanico, del battito cardiaco, della respirazione e l’ansia viene tenuta a bada.
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L’arte di trasformare i limiti in risorse e i problemi in soluzioni
Superare la paura di parlare in pubblico attraverso queste due strategie utilizzate dal professor Nardone è solo uno dei tanti, meravigliosi modi in cui un singolo individuo, a partire da un problema non ancora invalidante, può trasformare un limite in una risorsa. Il professor Giorgio Nardone terrà numerosi seminari insieme a noi, live e in streaming: se sei interessato a saperne di più e a conoscere come partecipare puoi scriverci a: seminari.nardone@lifestrategies.it