Amore incondizionato: la saggezza degli sciamani
Una storia narra che, tantissimo tempo fa, vi erano due nuclei familiari vicini di casa. I membri delle due famiglie erano gentili tra loro e nutrivano profondo rispetto.
Entrambe le famiglie si dedicavano al raccolto e si cibavano di quello che avevano, ma un anno capitò che il raccolto di una delle due andò perduto a causa di un incendio. Allora il capofamiglia si recò a casa dei vicini e chiese loro:
«Il mio raccolto è andato distrutto. Posso avere una parte del vostro raccolto per sfamare la mia famiglia e qualche semente per l’anno prossimo?»
L’altro capofamiglia gli rispose:
«Certo. Il mio granaio è aperto e a tua disposizione. Prendi pure ciò di cui hai bisogno».
L’uomo prese solo il necessario, ciò che bastava per sfamare la famiglia durante il lungo inverno e le sementi per poter ricominciare a coltivare quel terreno devastato.
L’inverno trascorse senza problemi e l’anno successivo il terreno si era ripreso così bene dall’incendio che il raccolto fu il migliore di sempre. Il raccolto, infatti, era talmente abbondante, che il contadino decise di vendere le eccedenze al mercato. Tuttavia, finì per vendere tutto il raccolto e non ne rimase a sufficienza per la famiglia. Allora, poiché il granaio del vicino era sempre aperto, decise di prendere parte del suo raccolto.
Andò così per molto tempo: il contadino vendeva il raccolto e poi si serviva di quello dei vicini per sfamare se stesso e la sua famiglia. Un giorno, accadde che trovò il granaio chiuso. Così, bussò alla porta e chiese al suo vicino:
«Che cosa è successo? Perché hai chiuso il granaio?».
Il vicino allora gli rispose:
«Non sono stato io a chiuderlo. L’hai chiuso tu. L’hai chiuso tu perché hai approfittato dei miei doni».
L’amore incondizionato: dire “no” non significa amare di meno
Questa storia soleva raccontarla Madre Sarita, curandera (guaritrice), nonna di Don Jose Ruiz. Don Jose Ruiz è il figlio di Don Miguel Ruiz, sciamano e autore del bestseller internazionale I quattro accordi.
Tramite questo racconto, ci dice Don Jose Ruiz, comprendiamo “l’importanza dell’equilibrio e dei limiti adeguati a qualunque relazione”. Equilibrio è uno stato di quiete, di armonia, di rispetto delle parti, mentre l’esistenza di limiti adeguati, nelle relazioni, non toglie nulla al sentimento dell’amore.
Amare incondizionatamente non significa diventare zerbini. Non è un’utopia tendere all’amore incondizionato, ma questo non significa amare senza sani confini. Vuol dire che a volte, come la storia dimostra, occorre saper dire “no” e, continuando a leggere l’articolo, capirai perché.
La lezione sciamanica, di cui Ruiz si fa portavoce per condividere con noi gli insegnamenti degli sciamani sull’amore e sulla vita, ci insegna che l’amore incondizionato è strettamente legato a due consapevolezze:
- Dell’utilità del discernimento
- Che la divinità esiste in ognuno di noi e in tutte le persone.
Amore incondizionato: più discernimento e meno giudizio
Per comprendere meglio la lezione sciamanica sul significato dell’amore incondizionato e su come questo non significhi non avere confini di reciprocità e rispetto, Don Jose ci parla di quanto sia fondamentale il discernimento. Ma prima, è bene fare un ulteriore passaggio che chiarisca la differenza esistente tra questo e il giudizio:
- Quando giudichiamo qualcuno o noi stessi, ci appelliamo alla nostra idea di giusto e sbagliato, ai concetti di moralità e immoralità, a ciò che dovrebbe essere o no.
- Discernere deriva dal latino discernere, che significa “separare, dividere, distinguere”. Il discernimento va oltre il giudizio morale ed è uno strumento per praticare amore incondizionato, perché consente di prendere in esame i fatti, esattamente come sono, al fine di fare una scelta che si basi esclusivamente su di essi, senza il nostro giudizio o il nostro pensiero morale.
Se prendiamo come esempio la storia delle due famiglie, possiamo comprendere come, attraverso la frase «Non sono stato io a chiuderlo. L’hai chiuso tu. L’hai chiuso tu perché hai approfittato dei miei doni», il contadino, che ama, abbia scelto di affidarsi al discernimento. Avrebbe potuto benissimo dire, e in cuor nostro lo avremmo capito e giustificato, qualcosa come:
«Sei un pessimo vicino, una brutta persona. Ti sei approfittato per così tanto tempo della bontà mia e della mia famiglia. Ti sei arricchito a spese nostre, ingannandoci. Dovresti solo chiedere scusa e vergognarti anche solo di pensare che la porta del granaio possa essere ancora aperta».
Avrebbe potuto rispondere così. Eppure, non l’ha fatto, scegliendo di chiudere il granaio e facendo una scelta basata sui fatti. Con il discernimento ha rispettato se stesso ed è proprio il rispetto che, non intaccando l’amore incondizionato, rappresenta la più alta forma di amore, per se stessi e per gli altri.
Senza rispetto, non può esserci amore.
Vedere la divinità in tutte le persone
Il secondo elemento che Don Ruiz cita per comprendere pienamente l’amore incondizionato è il concetto di divinità.
La maggior parte di noi riesce, in modo del tutto naturale, a vedere la divinità nelle persone che ama, negli amici, nel partner, nella famiglia, nei bambini. Ma un principio fondamentale dello sciamanismo, ci spiega Don Ruiz, è che il Divino esiste in tutti, senza esclusione alcuna. Ciò che possiamo imparare è provare a scorgere la divinità nelle persone che non ci stanno simpatiche o in quelle con cui abbiamo un conflitto. L’invito di Don Ruiz è quello di prendere l’abitudine a guardarci dentro, ponendoci questa semplice, difficilissima domanda:
«Sto onorando la divinità di tutti?»
I nostri atteggiamenti spesso dimostrano che non riusciamo a scorgere il divino in tutte le persone. Dovremmo imparare a concentrarci in modo conscio sulla divinità che c’è nell’essere umano che ci troviamo davanti, avendo cura di rispettare le sue scelte e i suoi punti di vista, agendo sempre a partire dall’amore.
Questo è l’amore incondizionato che, bada bene, non significa andare d’accordo con tutti, né sottomettersi o mancare di rispetto a se stessi.
A seconda delle circostanze, ci spiega Don Jose Ruiz, l’amore può anche esprimersi tramite modi “duri”, come ad esempio dire “no” a qualcuno che ti sta chiedendo di andare contro la tua verità o che viene meno al rispetto reciproco.
Spiega Ruiz che, in certe occasioni, dire “no” è proprio necessario: farlo significa avere amore e rispetto per noi stessi. Dire “sì”, quando in realtà vorremmo dire no, significa non rispettarci e dirigerci inevitabilmente verso una situazione di sofferenza.
“Come dice spesso mio padre, siamo noi che dobbiamo vivere con noi stessi, quindi prima di tutto dobbiamo amare e rispettare noi stessi”.
– Don Jose Ruiz
Esercizio – Vedere la divinità in tutti per praticare amore incondizionato
Discernimento, amore e rispetto per se stessi e consapevolezza del divino: sono queste le chiavi che ci offre Ruiz e che possono davvero modificare il rapporto che abbiamo non solo con noi stessi, ma anche con chi ci circonda. Impariamo a praticarle e vivremo senza quei soliti macigni nel cuore che emergono dopo discussioni e soprattutto dopo aver detto “sì” a qualcuno, mancando di rispetto a noi stessi.
Per vedere la divinità in tutti, Ruiz ci consiglia le seguenti pratiche:
- Tutte le volte che incontri qualcuno, per strada, andando al lavoro, nella tromba delle scale, pronuncia mentalmente questa frase: «Vedo il nagual in te». Nagual ha due significati: era il termine con cui il popolo si riferiva agli sciamani, ma è anche una parola usata per descrivere l’energia vitale e la divinità all’interno di tutti gli esseri viventi.
- Sorridi ai tuoi vicini di casa, a chi di solito non saluti.
- Ringrazia tutte le persone che ti offrono qualcosa, da un biglietto da visita al vassoio del ristorante. Quando ringrazi qualcuno, guardalo negli occhi.
- Lascia un bigliettino di incoraggiamento a un amico, in cui esprimi la tua gratitudine per qualcosa che ha fatto o per la sua stessa vita. A seconda delle situazioni o della persona, puoi anche scegliere di farlo in modo anonimo.
- Fai qualcosa di carino per qualcuno con cui non vai pienamente d’accordo. Ciò che fai deve rimanere un segreto e né questa persona né nessun altro deve saperlo.
Queste pratiche che ci suggerisce Don Jose Ruiz possono aiutare a ricordarci che il divino giace in tutti coloro che abbiamo attorno e che ogni interazione è sacra. Il discernimento ci aiuta e dire “no” a qualcuno pur rispettando, al tempo stesso, la sua divinità e la nostra.