A cura di Life Strategies.
Quali sono i nemici dei desideri?
Dietro un desiderio, ci dice il filologo Igor Sibaldi, si cela l’intero nostro mondo interiore. Quando esprimiamo un desiderio, stiamo in un certo senso comunicando all’Universo che esiste qualcosa che, in quel momento, nella nostra vita non c’è. Ci manca. È come un sentimento nostalgico, ma capace di trasformarsi in qualcosa di meraviglioso.
Magari è una cosa che desideriamo fin da bambini oppure di cui ci siamo resi conto solo da grandi. Può essere legata a una perdita, a una voglia di rivincita, a un senso di profonda scontentezza. Una scontentezza che però ci condurrà altrove, perché non si ferma alla sofferenza in sé, ma arde di passione, vive di speranza e si illumina di fiducia.
Il primo passo per farci guidare dai desideri è prendere consapevolezza dei 6 elementi ostativi che Sibaldi ha individuato. Ecco quali sono:
1 – Le promesse
Le promesse, soprattutto quelle che stanno ostacolando i desideri, puoi non ricordarle. Molte sono inconsapevoli, non chiare. Spesso sono state imposte dalla situazione e non le hai volute tu. Ad esempio:
“Noi saremo amici per sempre”.
Hai mai pensato a quanti desideri possono morire sul nascere a causa di una promessa che vuoi mantenere?
2- I Giuramenti
Sono espliciti, non hanno fraintendimenti, perché chiari e limpidi nei tuoi ricordi. Senti il dovere di rispettarli, di conseguenza la mente ignora totalmente i desideri. Il giuramento è quell’impegno che hai preso volontariamente tempo fa. Ad esempio:
“Amico mio, non ti abbandonerò mai.”
3 – I rancori
Anche il rancore rappresenta uno dei principali elementi che impediscono di affidarci all’immaginazione e di riuscire a desiderare e ad amare davvero. Quando la rabbia viene “repressa” e trattenuta inizia a produrre un sentimento “marcio” al nostro interno. Il termine, non a caso, viene da rancor -ōris, derivato di rancere «essere rancido». Per Igor Sibaldi, questo sentimento ha una connotazione solo negativa. Il rancore è ben diverso dal rimorso. Il rimorso può essere trasformato in energia creativa e diventare un favoloso carburante. Da solo è un sentimento negativo, ma può servire da spinta e trasformarsi in qualcosa di bellissimo. Il rancore, a differenza del rimorso, va disattivato e rimosso. Non può essere trasformato.
Come ne usciamo?
Si tratta di sciogliere i nodi dolorosi del nostro passato. Per Igor Sibaldi, il nostro passato non dice nulla di noi.
Per uscire dal rancore: poniti domande, affronta le sconfitte, fai errori, rimettiti in discussione. Chi non vuole il tuo cambiamento ti darà sempre ragione.
4 – Le imposizioni
Viltà mascherata da bontà. Con le imposizioni ci lasciamo imporre le cose dagli altri, così se sbagliamo è colpa loro. Sono meccanismi di difesa: sostengono la nostra vigliaccheria e giustificano un sentimento di bontà che, però, vive solo in superficie.
È molto difficile accorgersi di avere imposizioni. Quando e se dovessimo accorgerci di averle, almeno cerchiamo di evitare di giustificarci.
5 – I nascondimenti
In cambio di affetto e approvazione, fin da piccoli impariamo a nascondere. A nasconderci. Sotterrare non è spesso un bene. Al contrario, è possibile trasformare qualcosa che teniamo in una fonte inesauribile di energia.
6 – L’egoismo
L’ego è l’immagine che abbiamo di noi stessi. Ci spaventa abbandonarla, ci terrorizza solo l’idea, perciò abbiamo paura di esprimere desideri.
Igor Sibaldi tiene ogni anno dei corsi insieme a noi, a Milano e in streaming. Se sei interessato a saperne di più e a conoscere come partecipare clicca qui!