“Quelli che vogliono vincere vincono, quelli che hanno paura di perdere perdono: tendiamo a conseguire ciò su cui ci concentriamo.”
John Whitmore
Questa è una delle citazioni che ben rappresenta il pensiero che ha guidato il lavoro e la vita di John Whitmore, uno dei più importanti coach ed esperti di formazione a livello mondiale, riconosciuto come il Numero Uno del Business Coaching dal quotidiano The Independent e nominato, per la sua autorevolezza e il suo impegno alla diffusione del coaching nel mondo, Presidente della International Coach Federation.
In linea con questo spirito, negli anni Whitmore ha saputo dare spazio ad attività molto diverse, senza mai porre limiti al proprio potenziale né farsi spaventare da pregiudizi o timori riguardo le proprie possibilità di cambiamento e sviluppo personale.
Lo dimostrano i grandi traguardi da lui raggiunti in vari ambiti, apparentemente discordanti tra loro.
I primi successi, infatti, arrivarono nelle gare automobilistiche, con la vittoria del torneo European Touring Car Championship nel 1965. Ritiratosi dalle corse nel 1966, iniziò a dedicarsi alla formazione, arrivando a fondare Performance Consultants International, la prima società specializzata in Business Coaching.
Le sue conoscenze ed esperienze come coach sono raccolte nei vari libri da lui scritti, tra cui Coaching, il testo che ha maggiormente favorito lo sviluppo del coaching come strumento per promuovere l’atteggiamento e la mentalità più efficaci a raggiungere migliori traguardi nel lavoro e nella vita personale.
Whitmore è stato una figura di primaria importanza per tutto l’universo della formazione. Tra i suoi meriti vi è anche quello di aver contribuito ad ideare, negli anni Ottanta, il cosiddetto metodo G.R.O.W. , acronimo di
GOAL – REALITY – OPTIONS – WILL.
Questo metodo aiuta a rintracciare dentro di sé le risorse utili al raggiungimento dei propri obiettivi, fornendo le strategie e le tecniche per diventarne consapevoli, farle emergere, svilupparle al massimo e poi applicarle alle proprie attività quotidiane, in modo da ottenere gli scopi desiderati.
Per riuscire in questo processo, il metodo G.R.O.W. segue i 4 passaggi seguenti, durante cui porsi domande specifiche per definire la strategia più adatta a sé e alle proprie necessità:
- Goal: stabilire i propri obiettivi
Le domande da porsi sono:
- quali obiettivi voglio raggiungere, sia nel breve che nel lungo termine?
- qual è il primo passo che dovrei fare per raggiungerli?
- Reality: analizzare la propria situazione allo stato attuale, per diventarne consapevoli
Le domande da porsi sono:
- in che situazione mi trovo?
- chi è coinvolto?
- chi o che cosa la influenza?
- posso controllarla o agire su di essa? In che misura?
- Options: individuare ostacoli, opzioni e strategie per raggiungere gli obiettivi.
Le domande da porsi sono:
- quali azioni ho già messo in atto per ottenere i miei scopi?
- quali possibilità, soluzioni, opportunità mi offre la situazione in cui mi trovo?
- riesco a immaginare altre opzioni a mia disposizione?
- quali di queste opzioni sono le più efficaci ed efficienti in termini di rapporto costo/beneficio?
- Will: delineare la strada che porterà agli obiettivi, stabilendo cosa fare, quando farlo e come sviluppare la propria motivazione.
Le domande da porsi sono:
- posso raggiungere gli obiettivi? Attraverso quali azioni?
- in quali tempi?
- quali sono le risorse e le capacità che mi permetteranno di farlo?
Questo metodo può essere applicato con brillanti risultati tanto ad obiettivi strettamente professionali, quanto per stimolare dei reali cambiamenti personali.
Si tratta, infatti, di istruzioni che possono apportare benefici ad ogni ambito della nostra vita attraverso lo sviluppo di doti come la flessibilità, il controllo delle emozioni, la leadership, la cooperazione, l’organizzazione, la gestione del tempo e dello stress, il superamento di convinzioni e paure che limitano le nostre decisioni e le nostre azioni.
Tutti elementi che incidono sia sulle nostre performance di lavoro, che sul nostro modo di rapportarci agli altri e di reagire alle varie situazioni quotidiane: i metodi di coaching come questo, agendo su tali fattori, possono favorire atteggiamenti propositivi e la trasformazione delle difficoltà in opportunità di crescita.
Questo stesso pensiero si ritrova anche in un breve video, realizzato da Nic Askew, in cui John Whitmore parla della felicità, del coraggio di seguire la propria strada senza farsi condizionare dalle aspettative altrui, dell’importanza di ascoltare se stessi liberi da pregiudizi, del superamento dei propri limiti attraverso la ricerca delle risposte che ognuno ha già dentro di sé:
John Whitmore, con il proprio esempio e le brillanti esperienze di cui è stato protagonista, mostra chiaramente che intraprendere un percorso di coaching può aprire a nuove prospettive sulle sfide e sulle opportunità quotidiane, potenziare le proprie capacità di decisione, rafforzare l’efficacia e il valore delle relazioni interpersonali, aumentare la propria fiducia nel raggiungimento di ogni obiettivo professionale e individuale.