Parlare di felicità di coppia? A quanti è capitato di non riuscire a comprendere più il proprio partner e di non sapere cosa fare? C’è chi decide di sopportare per salvare la relazione e chi invece decide di gettare la spugna. Ma tra queste due alternative che c’è anche una terza via da percorrere: quella di trasformare la relazione in modo che entrambi i partner possano colmare i loro bisogni.
Uomini e donne sono mondi paralleli che a un certo punto della vita si incontrano. Questa unione può comportare molta felicità, ma anche qualche dolorosa collisione.
Creare una relazione felice
Uomini e donne sono mondi paralleli che a un certo punto della vita si incontrano sullo stesso asse e decidono di incrociarsi. Questa unione può comportare molta felicità, ma anche qualche dolorosa collisione. John Gray, scrittore e saggista statunitense, associa a Marte il mondo degli uomini e a Venere quello delle donne, poiché i primi sono più impulsivi e “guerrieri”, le seconde più romantiche e sofisticate. Marte e Venere si sono innamorati e pur essendo diversi sono riusciti a godere di una relazione felice perché hanno compreso ed amato le loro differenze. Questo è uno dei segreti per una sana vita di coppia.
Certo, non è sempre così semplice. Marte e Venere hanno modi diversi di comunicare. Per lei è importante parlare e pretende che il partner la stia ad ascoltare. Lui, invece, pur essendo istintivo, ha meno dimestichezza con le parole. Parallelamente, Marte e Venere hanno modi diversi di affrontare lo stress. Lei preferisce condividere i motivi del suo malessere, lui invece preferisce rintanarsi sul divano e distrarsi con un film d’azione o una partita di calcio. Non trovando nell’altro la risposta alle proprie esigenze, si finisce col covare rabbia e risentimento e… addio felicità di coppia!
Ci si sente incompresi e frustrati. Questo sicuramente succedeva anche alle precedenti generazioni, eppure loro sembravano riuscire a sopportare tutto e volersi bene comunque. Erano diversi i tempi e le esigenze individuali. Al primo posto c’erano la famiglia e il suo benessere. Questo bastava per soffocare qualche rancore e talvolta qualche scappatella. La sopravvivenza economica era una priorità e spesso si era a far finta di niente per il bene dei figli. Cosa è cambiato? Sono cambiati i ruoli e con essi i rapporti e gli obiettivi della coppia.
La donna non cerca più nell’uomo solo sostentamento e protezione. Non basta più che lui si limiti a lavorare e a mantenere la famiglia; vuole essere sostenuta anche sul piano emotivo. L’uomo stesso non vede più la loro donna solo come una casalinga e la madre dei figli; vorrebbe che lei soddisfacesse anche le sue esigenze sessuali accrescendo sempre la sua autostima maschile.
Ora richiediamo alla coppia gratificazione, appagamento, felicità, intimità. Se non l’otteniamo siamo disposti a sacrificare la relazione.
Non è che alla coppie delle passate generazioni non servisse questo tipo di supporto ma non era la loro esigenza primaria. Ora richiediamo alla coppia gratificazione, appagamento, felicità, intimità. Se non l’otteniamo siamo disposti a sacrificare la relazione. Ecco, l’immediato appagamento personale diventa più importante del rapporto sul lungo termine. Ma è difficile ottenere dal partner tutto ciò che vogliamo, I problemi diventano inevitabili. Oggi la donna vuole essere artefice del proprio destino, realizzarsi anche al di fuori delle mura domestiche; si rende conto però che a fine giornata non ce la fa a pensare proprio a tutto, ha bisogno di una mano. L’uomo invece vorrebbe più tempo libero per coltivare le proprie passioni e trovare in casa più amore e più spazio da dedicare alla compagna e ai figli. Ci si dovrebbe compiacere a vicenda, aiutare l’un l’altro a trovare gratificazione nel rapporto. Ed è possibile. Il punto è proprio “conoscersi, capirsi, amarsi”, come si intitola uno dei capolavori di John Gray.
Tra la separazione e il sacrificio di sé c’è una terza possibilità attuabile
Eppure le statistiche registrano un numero sempre crescente di divorzi. Questo vuol dire forse che dobbiamo fare un passo indietro e rinunciare all’idea che un rapporto monogamo possa farci felici per sempre? No, tra la separazione e il sacrificio di sé c’è una terza possibilità attuabile: quella dell’autenticità. Il legame di coppia può essere rafforzato dalla conoscenza delle trasformazioni dell’altro e dalla sincerità sui propri desideri, sia nella sfera affettiva che in quella sessuale. Le vecchie generazioni pensavano che fosse naturale perdere l’attrazione fisica e la passione dopo anni di matrimonio e, ad un certo punto si concentravano su altri ruoli, ad esempio quello di genitori. Noi non siamo disposti ad accettare che la nostra vita sia priva di soddisfazione sessuale. Noi vogliamo di più.
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