L’origine degli Angeli

Angeli Maestri

A cura di Life Strategies

Il termine Angelo nella Bibbia, precisamente nell’Antico Testamento che risale a circa tre millenni fa, appare ben 216 volte. 216 (72×3) è anche il numero di lettere ebraiche con le quali è stata inserita la sequenza criptata dei 72 nomi degli Angeli in tre versetti del capitolo 14 del libro dell’Esodo. Ciascuno dei tre versetti è formato da 72 lettere e il nome di ciascun Angelo è individuato da una triade di lettere ebraiche.
Questi narrano di come gli Ebrei, inseguiti dagli Egiziani, attraversarono il mare guidati dall’Angelo di Dio e da Mosè, di fronte al quale le acque si aprirono consentendo agli ebrei l’attraversamento e disperdendo gli Egiziani nel buio.
Se si unisce il significato letterale dei tre versetti al loro contenuto criptato quello che emerge è che, grazie agli Angeli, si riesce a trovare la via senza affogare nel mare.

Angeli, vocazioni, talenti

Gli Angeli, che è possibile ritrovare in tutte le culture del mondo, che cosa rappresentavano per gli Ebrei?
Gli Ebrei, così come gli Egizi prima di loro, scoprirono da indagini statistiche che chi nasce in un determinato giorno possiede alcuni talenti specifici, è portato a svolgere certi compiti nella vita e ad affrontare e a superare le situazioni in modo particolare. Ciò lo conduce alla riuscita e al successo in tutti i campi della vita, con un atteggiamento diverso dagli individui nati in altri giorni. In generale, esistono 72 Angeli-vie di verità diverse tra loro, eppure tutte valide, che si susseguono coprendo l’intero anno.
Gli Ebrei osservarono che ogni 5 giorni cambia il tipo di energia che permea gli avvenimenti condizionando i nati di quei giorni. Ad ogni intervallo temporale associarono il nome di un Angelo e per ciascun nome le tre lettere ebraiche esprimono una formula energetica che indica i talenti dei nati in quei giorni. In questo modo nell’anno si susseguono i 72 Angeli.
In base ai talenti, ad esempio, esistono gli Angeli della liberazione, dell’intelligenza razionale, dell’intuizione, degli artisti, degli esploratori, della giustizia, del superamento dei confini.
In sostanza, per gli Egizi e per gli Ebrei gli Angeli non erano esseri eterei biondi dotati di ali, ma rappresentavano 72 forme di energia, ovvero un registro completo delle 72 diverse tipologie di personalità, “missioni”, atteggiamenti nella vita, che riflettevano le principali funzioni sfaccettature della personalità umana.

Principio causa-effetto, Sincronicità, casualità

Un atteggiamento razionale ci porta a considerare come non accettabile il pensiero che quello che faremo, saremo, potremmo essere sia predeterminato e che le direttrici principali delle nostre linee di vita siano scandite da qualcosa stabilito da millenni. Desideriamo mantenere viva la nostra libertà di decisione e di azione, esercitando il libero arbitrio senza condizionamenti, che sono già così tanti nella vita quotidiana: famiglia, società, religione.
Per gli antichi nulla avviene per caso e anche Jung, nel libro sulla sincronicità, scrive che tra alcuni avvenimenti non c’è casualità. Non sono verificabili nemmeno nessi di causalità (principio di causa-effetto), per cui due fatti avvengono “a specchio”, dove un elemento psichico interno, per esempio uno stato d’animo, si vede simultaneamente riflesso in un avvenimento esterno.

Quando, per esempio, siamo presi da una rabbia interiore per qualcosa che è successo in ufficio, trovandoci di fronte 4 percorsi diversi per tornare a casa scegliamo non “per caso” proprio quello in cui troviamo lungo il cammino un oggetto che brucia, rappresentazione nel mondo esterno della nostra situazione interiore. Non è la nostra rabbia interiore che ha fatto bruciare quell’oggetto, ma le due situazioni si manifestano simultaneamente, accadono senza che vi sia un nesso di causalità ma rileviamo esserci una misteriosa “sincronicità“.

Questo ricorda gli esperimenti di fisica quantistica, dove due particelle vengono fatte interagire e poi allontanate a migliaia di chilometri: se su di una di esse si procede a una misurazione si può osservare che l’altra particella, perfettamente isolata elettromagneticamente, fornisce simultaneamente la stessa misurazione, come se il tempo e lo spazio non ci fossero. Questo avviene per il principio di non località. Oppure, come scrive Massimo Teodorani nel libro Entanglement, “è come se le particelle entangled fossero una sola particella!”. Questo ci rimanda immediatamente al concetto degli specchi.

Tornando agli Angeli, è come se per un principio finalistico il bambino nascesse proprio quel giorno non per caso, ma per annunciare che il suo destino è quello di diventare un’artista oppure un ingegnere. La tipologia angelica diventa così una psicologia predittiva, che dona informazioni in più rispetto alla logica razionale, che vedrebbe come del tutto casuale la data di nascita.

La vocazione personale, che spesso coincide con ciò che piace fare alla persona fin dall’infanzia, coincide con l’Angelo di nascita. Igor Sibaldi, prima di scrivere il “Libro degli Angeli”, ha verificato la corrispondenza tra le date di nascita, quindi gli Angeli, e le professioni, le scoperte, i titoli di libri, di film, che hanno caratterizzato decine di migliaia di personaggi storici e viventi, come pure la corrispondenza tra un’energia angelica e un avvenimento sociale, o personale, che avviene nei cinque giorni di reggenza di una specifica energia angelica.

I Gruppi Angelici

Alcuni gruppi di Angeli, come ad esempio i Serafini e i Cherubini, vennero inseriti in dei passi della Bibbia, ma solo nel 530 d.C. apparve e si diffuse rapidamente un libro dal titolo “Gerarchia Celeste” che classificava una sequenza di nove gruppi angelici, spiegando le caratteristiche di ciascun gruppo. Un audace Bizantino, di cui non si è mai scoperto il nome, divulgò il libro sostenendo che lo aveva scritto cinquecento anni prima un certo Dionysios, contemporaneo di Paolo di Tarso, che aveva conosciuto la Madonna e Giovanni l’Evangelista. Il filosofo bizantino, così, salvò gli Angeli ebraici. Igor Sibaldi nel “Libro degli Angeli e dell’io celeste” scrive:
“Con quel suo libro era riuscito nella coraggiosa impresa di innestare l’angelologia egiziano-ebraica nel pensiero cristiano e, in tal modo, di perpetuarla”.
Questa classificazione fu riportata da Dante nella “Divina Commedia” e da Tommaso d’Aquino, arrivando così fino ai giorni nostri.

I gruppi Angelici e l’Albero della Vita

In base a questa organizzazione i nove gruppi Angelici sono sovrapponibili e inseribili nelle Sefirot superiori dell’Albero della Vita.
Partendo dal basso nella mappa dell’Albero della Vita si possono contare le dieci Sefirot. La prima che si incontra è quella che contiene il mondo reale e visibile, il cui funzionamento rispetta le regole del nostro universo spazio-temporale, caratterizzato dal tempo lineare chiamata Malkut, in ebraico il Regno, dove siamo posizionati noi e non sono presenti gli Angeli.

Salendo troviamo:

  • Sefirah n. 2 del Fondamento/Desiderio con gli Angeli Bianchi
  • Sefirah n. 3 della Maestà con gli Arcangeli
  • Sefirah n. 4 della Durata/Vittoria con gli Angeli Principati
  • Sefirah n. 5 dell’Equilibrio con gli Angeli delle Virtù
  • Sefirah n. 6 della Giustizia/Armonia con gli Angeli Potestà
  • Sefirah n. 7 dell’Abbondanza/Amore con gli Angeli delle Dominazioni
  • Sefirah n. 8 dell’Intelligenza con gli Angeli Troni
  • Sefirah n. 9 della Sapienza con gli Angeli Cherubini
  • Sefirah n. 10 della Volontà con gli Angeli Serafini

 

Angeli Maestri

Il modo per scoprire ed avvicinarsi agli Angeli è “fareil proprio Angelo di nascita, in base a ciò che è riportato nella formula delle tre lettere ebraiche del nome dell’Angelo stesso.

Il sistema Angelico non coinvolge solo il nostro Angelo, ma in ogni giorno dell’anno possiamo imparare a specchiarci nell’Angelo di riferimento, valutando se quella energia è carente in noi, così da poterla espandere, e svolgendo le attività in armonia con quell’energia angelica in modo che siano da essa favorite.

Gli Angeli descritti nel libro “Gerarchia Celeste” sono stati considerati come delle gerarchie lontane dagli uomini, la cui funzione era quella di messaggeri intermediari tra la divinità e gli esseri umani. Invece, il cosiddetto Dionysios spiega nel suo libro qualcosa di più che sfuggì a molti prima di lui, ovvero che la funzione degli Angeli è quella di consentire un’operazione su sé stessi affinché ci si possa assimilare a Dio.

Visto in quest’ottica, nello stesso modo in cui viene trattato da Igor Sibaldi nel suo libro “Gli Angeli Maestri”, il concetto di Angelo si amplia, perché non ha più solo a che vedere con il “fare” il proprio Angelo, ma si estende fino alla conoscenza di tutti gli Angeli. In questo modo si arriva all’assimilazione e all’espansione della propria personalità in una più allargata, in modo da fare proprie le facoltà-qualità indicate dai significati delle Sefirot superiori dell’Albero della Vita. Esse permettono di evolverci in modo concreto attraverso i nostri comportamenti, suggeriti dai canali-sentieri, i Netivot, che collegano le Sefirot tra loro, e attraverso i nomi degli Angeli stessi e dei Gruppi Angelici.
Tutti gli Angeli diventano così veri e propri gradi di evoluzione progressivi. Nelle Sefirot gli Angeli diventano i Maestri suggeritori e indicatori di questo cammino espansivo.

Una conoscenza più approfondita dei nomi in ebraico dei gruppi Angelici collocati nelle Sefirot superiori dell’Albero della Vita ci aiuta a comprendere come “salire” di livello nella nostra vita interiore. Questo, poi, si riverbererà in tutti i risvolti della nostra vita.

Scrive Igor Sibaldi nel suo libro “Gli Angeli Maestri”:

“Quando si esce dalla decima Sefirah non contano più i giorni di nascita. Non diventi l’Angelo che irradia il tuo compleanno, ma diventi via via tutti gli Angeli.

Gli Angeli, tutti gli Angeli, sono stadi dell’evoluzione umana. Sono immagini di ciò che il nostro io può diventare in futuro, smettendo di essere ciò che è oggi. L’inventore di Dionysios fece il possibile per suggerirlo, con la sua teoria della progressiva assimilazione a Dio. Dopo di lui nessuno ci ha provato.”

In questo modo si andrà a riprendere qualcosa che nessuno osa dire e mettere in pratica per quanto riguarda questa risalita attraverso i misteriosi Angeli così da evolvere grazie alle conoscenze e alle sperimentazioni antiche.

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