Paure: e quando non sono immaginarie?
I pensieri brutti si affollano, continuamente, nella nostra testa. E come dar loro torto! Abbiamo tanto sentito parlare di paure immaginarie, astratte, che esistono solamente nella nostra mente, ma l’ultimo anno vissuto ci ha mostrato quanto una paura possa essere estremamente concreta e reale (QUI un articolo di approfondimento sulle paure nuove e di sempre).
È altrettanto vero che non possiamo lasciare che i nostri più pessimistici pensieri si autoalimentino di depressione, fobie e timori, che riguardano il futuro o ciò che “potrebbe accadere SE”. Come ci ricorda lo psicologo e psicoterapeuta Giulio Cesare Giacobbe, è il pensiero a produrre stress, perché simula un pericolo che non è fisicamente presente in un determinato momento: il segreto risiede nell’agire direttamente sulla nostra mente.
Più facile a dirsi che a farsi, verrebbe da dire. In realtà, agire sulla nostra mente non è impossibile, serve tanto esercizio per riuscire ad arrivare alla coscienza, per sviluppare una particolare funzione cerebrale che permette di avere consapevolezza delle proprie percezioni. Attraverso la coscienza è possibile osservare i nostri pensieri come distinti da noi stessi, privandoli della loro carica emotiva e “dannosa” per il nostro benessere.
In questo modo, non saremo più succubi spettatori e osservatori dei nostri pensieri. Quando il disturbo non è patologico, possiamo occuparci della nostra mente attraverso il controllo del respiro e la pratica della consapevolezza.
Allontanare le paure: un esercizio quotidiano per il nostro benessere
Giulio Cesare Giacobbe ci propone un semplice esercizio che possiamo praticare quotidianamente:
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Fai 10 respiri profondi fino a calmare la respirazione
Scegli un posto in cui ti senti comodo. Puoi stare seduto, in compagnia oppure da solo. Quando ti senti a tuo agio, fai 10 respiri profondi fino a calmare la respirazione. Più in particolare: inspira lentamente e profondamente con il naso, poi espira con la bocca come se volessi soffiare. Ripeti 10 volte. La pratica di una corretta respirazione aiuta ad allontanare la negatività e, al tempo stesso, purifica l’organismo. Non è un caso che l’espirazione è collegata al sistema nervoso parasimpatico, vale a dire la parte del sistema nervoso che incide sulla capacità del corpo di rilassarsi e calmarsi.
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Osserva la realtà che ti circonda
Hai mai fatto caso a quanta poca attenzione riponiamo in ciò che ci circonda? Tra un esercizio di respirazione e l’altro, quando sei ad occhi aperti, osserva la realtà che ti circonda, i dettagli. Muovi solamente gli occhi, segui le linee e i colori. Ti accorgerai che la mente tenterà di vagare: lasciala fare. E quando accogli il vuoto dell’ambiente, fai caso ai rumori, anche i più lontani e impercettibili. Rimani ad ascoltare. Un’altra realtà a cui facciamo poco caso è quella del nostro stesso corpo. Mentre richiudi gli occhi, poni attenzione alle parti del corpo: la fronte, la bocca, le spalle, le braccia, l’addome, le gambe. Sii consapevole della carne e del tuo respiro, ascolta il tuo corpo, senti il suo peso.
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Sii consapevole che la realtà che ti circonda fa parte dell’Universo
L’Universo è armonia e perfezione, è dotato perfino di un’intelligenza. Ciò che ci ha insegnato la fisica è che, all’interno di questa armonia che ci circonda e ci ingloba, il vuoto non esiste. Siamo circondati di energia, siamo noi stessi energia. L’Universo, ci spiega Giacobbe, è come un oceano, dove ogni molecola d’acqua si muove continuamente, creando forme e colori man mano sempre diversi.
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Sentiti in armonia con l’Universo per imparare ad amare
Le particelle subatomiche sono connesse tra loro e questo dà vita a una consapevolezza meravigliosa: in quest’esistenza, non c’è nulla che sia isolato dal resto. Nulla, né la tua realtà, né il tuo corpo, né il tuo spirito. Giacobbe ci invita ad accettare questa consapevolezza e a basare la nostra stessa autostima sul nostro essere nell’Universo.
Noi non facciamo parte dell’Universo: siamo Universo, perché è la nostra esistenza a permettere la sua esistenza.
Pensaci, ci dice lo psicologo, “senza di te, questo Universo non può esistere. Senza di te, l’Universo sarebbe un altro Universo, non più lo stesso di prima”. Riuscire a fare nostra questa consapevolezza significa abbracciare uno stato di beatitudine, gioia e felicità.
La nostra autostima dipende fortemente da queste due coscienze: la coscienza di essere parte dell’Universo e la coscienza di contribuire all’esistenza di questo Universo e alla sua evoluzione.
Giulio Cesare Giacobbe, psicologo e psicoterapeuta, ha un Ph.D. USA con specializzazione in Psicologia Analitica e ha studiato Psicoterapia a Firenze. È iscritto all’Albo degli Psicologi Italiani ed è abilitato alla Psicoterapia sia in Europa sia negli USA. Ha tenuto con noi un corso pratico sulla gestione delle emozioni, su come occuparci della nostra mente e dei nostri pensieri per non cadere in balie di un vortice di paure e timori, di cui puoi vedere la video registrazione cliccando QUI!
