La parola “grazie” è una delle prime che impariamo da piccoli, quando ci viene insegnato che ringraziare gli altri è uno dei fondamenti della buona educazione, una convenzione sociale da seguire senza porci troppe domande. In realtà, saper ringraziare è una vera e propria capacità emotiva, perché coinvolge una serie di fattori importanti per il nostro sviluppo psicologico e ha effetti sul nostro stato di benessere generale.
Lo psicologo Robert A. Emmons ha effettuato uno studio sul legame tra gratitudine e felicità chiedendo a 3 gruppi di persone di tenere un diario. A cadenza settimanale, ripensando ai 7 giorni appena trascorsi, i componenti del primo gruppo hanno annotato 5 cose per cui erano grati, quelli del secondo gruppo 5 problemi affrontati, quelli del terzo gruppo 5 situazioni vissute. Dopo 10 settimane, un test effettuato rivelò che il primo gruppo si sentiva più felice degli altri.
I benefici della gratitudine
La vera gratitudine non ha nulla a che fare con il sentirsi in dovere di ricambiare un favore o con il semplice ringraziare qualcuno per un regalo ricevuto.
La gratitudine è un atteggiamento mentale che ci aiuta a trovare elementi positivi nella vita di ogni giorno, oltre che un sentimento spontaneo basato su empatia con gli altri e consapevolezza di sé.
Tutti, di tanto in tanto, incappiamo nelle cosiddette “giornate no”, quelle in cui tutto sembra andare storto: perdiamo l’autobus o il treno, restiamo imbottigliati nel traffico, veniamo sorpresi da una pioggia improvvisa quando non abbiamo con noi l’ombrello, veniamo convocati ad una riunione di lavoro fuori programma, oppure dimentichiamo il cellulare in ufficio o in palestra, solo per fare alcuni piccoli esempi.
Riuscire a essere grati della propria quotidianità nonostante imprevisti come questi significa sviluppare abilità molto importanti, le stesse che permettono di superare anche altre difficoltà comuni a ognuno di noi, tra cui incomprensioni familiari, tensioni nei rapporti interpersonali e scarsa flessibilità di fronte a situazioni sconosciute.
Ecco alcuni benefici della gratitudine.
1. Aumenta l’ottimismo e la positività
La gratitudine non va rivolta solo verso gli altri, ma soprattutto verso noi stessi e la nostra vita, in particolar modo quando le cose non vanno secondo le nostre aspettative.
Provare una sincera riconoscenza per le esperienze con cui ci siamo confrontati, per ciò che abbiamo imparato nel tempo e per tutto quello che ancora possiamo fare per migliorare noi stessi è fondamentale per maturare pensieri positivi, atteggiamenti propositivi e scovare opportunità anche nelle circostanze difficili.
2. Migliora le relazioni con gli altri
La gratitudine verso un’altra persona sorge in modo totalmente spontaneo: possiamo essere grati a un genitore che ci prepara il nostro piatto preferito, a un’amica che ci ascolta quando le chiediamo consigli, al nostro compagno che rinuncia alla partita della sua squadra del cuore per trascorrere del tempo con noi.
Qualsiasi sia il motivo della nostra gratitudine, questa si manifesta quando riconosciamo il valore dell’altro nella nostra vita, quando ne apprezziamo i gesti incondizionati, sentendo in noi il desiderio di ricambiare. Si innesca così un circolo virtuoso che stimola l’empatia e rafforza i legami con le persone che ci circondano, in modo autentico.
3. Fa crescere l’autostima
Saper essere grati significa riconoscere i propri limiti senza, per questo, sentirsi inadeguati alle situazioni o soffrire il confronto con gli altri. Chi esprime gratitudine è ben consapevole delle proprie doti, ha fiducia in se stesso e, al contempo, coglie nelle altre persone spunti per la propria crescita personale, apprezzando sinceramente il fatto che queste possano aiutarlo a raggiungere tale obiettivo.
4. Ci fa sentire bene
La gratitudine non aiuta solo a mantenere alto l’ottimismo, ma favorisce anche il benessere fisico rafforzando il sistema immunitario, abbassando la pressione sanguigna e migliorando qualità e durata del sonno. Un vero toccasana sia per la mente, sia per il corpo!
Sviluppare la Gratitudine con la giusta Comunicazione
Se empatia e autoconsapevolezza sono i pilastri della gratitudine, per sviluppare questo sentimento dobbiamo lavorare sulla nostra capacità di entrare in sintonia con gli altri e di comprendere noi stessi. In che modo? Applicando nella vita quotidiana le tecniche di Comunicazione che, in anni di ricerca sulla pragmatica delle interazioni umane, si sono dimostrate più efficaci a raggiungere questi scopi.
Tali tecniche, sviluppate dallo psicoterapeuta Giorgio Nardone, considerato l’esponente di maggior spicco della Scuola di Palo Alto, costituiscono il Dialogo Strategico, un modello di Comunicazione avanzato che permette di:
- adattare la propria comunicazione alle più svariate situazioni della vita quotidiana, aiutandoci a raggiungere i risultati desiderati
- evocare emozioni positive in chi abbiamo di fronte grazie all’uso delle giuste parole e della gestualità adatta
- trasformare i piccoli conflitti quotidiani in opportunità di comprensione reciproca e sviluppo personale