Relazioni: questione di pronostici?
A proposito delle relazioni di coppia, tanti sono i terapeuti e gli scienziati che, operando nel settore sociale, si sono posti queste domande: che cosa attrae due individui? Quali sono le combinazioni di personalità che hanno più probabilità di andare d’accordo e resistere alle crisi? Quali sono quelle destinate al fallimento fin dall’inizio? Esiste un’alchimia da poter ricercare e a cui aspirare?
Per esperienza, sappiamo che non è possibile far troppo affidamento su pronostici e previsioni: coppie che sembravano favorite in tutto sono finite per lasciarsi, mentre altre, su cui nessuno avrebbe scommesso, sono ancora unite e sembrano voler durare per tutta la vita. Sicuramente, nonostante sia difficile e superfluo indagare troppo su possibili cause e motivi di successo o fallimento di una coppia, si è visto quanto alcuni fattori, come quelli motivazionali e i mezzi d’interazione della relazione stessa, giocassero sempre un ruolo fondamentale.
Relazioni e percorsi evolutivi personali
Claudia Rainville è fondatrice della Metamedicina e grande esperta di psicoterapia a livello mondiale. Uno dei grandi benefici della Metamedicina è che ci aiuta a rivolgere a noi stessi le domande giuste per comprendere cosa c’è dietro un determinato disturbo o malessere, permettendoci così di prendere coscienza di cosa accade dentro di noi e di dare un significato alla nostra manifestazione di disarmonia. Un approccio che non ha la pretesa di sostituirsi alle cure mediche perché, per dirla con le parole della sua fondatrice:
“Mentre la medicina tradizionale si occupa dei sintomi,
la Metamedicina si interessa delle emozioni, del sentire”.
Claudia Rainville
In altre parole, ci offre la possibilità di vivere un percorso evolutivo personale che, attraverso un profondo lavoro di introspezione, conduce a una maggiore comprensione del corpo e di noi stessi.
Lo stesso metodo di indagine Claudia l’ha studiato, rivolto e applicato a uno degli aspetti più importanti della nostra vita: quello relazionale. I conflitti relazionali sono spesso la punta dell’iceberg di conflitti interiori ben radicati e che possono sfociare in veri e propri malesseri fisici. Nonostante i suoi studi e gli ambiti di intervento si concentrino prevalentemente sulle relazioni di coppia, l’approccio di Claudia Rainville è adatto a qualunque altro tipo di relazione (con genitori, figli, amici, superiori, colleghi di lavoro e così via).
Affrontando temi quali la comunicazione, la paura di impegnarsi, il tradimento, la gelosia, gli atteggiamenti immaturi e fobici, Claudia ha studiato un metodo che, attraverso un’indagine a ritroso, è in grado di ricostruire cosa accade dentro di noi quando ricadiamo nello stesso tipo di relazione sbagliata, nello stesso copione di coppia, nella stessa categoria di partner.
Relazioni: abbiamo scelto davvero in passato?
Per comprendere molte dinamiche sulle relazioni attuali o passate, Claudia Rainville parte da una domanda apparentemente semplice ma di un impatto psicologico fondamentale:
Sei stato/a tu a scegliere o sei stato/a scelto/a?
Rifletti e cerca di rispondere a questo quesito, abbandonando per un attimo paure, preconcetti, orgoglio e il dolore che certe ferite passate possono ancora provocare. In seguito, cerca di domandarti:
Qual è stato l’obiettivo che ti ha spinto a impegnarti in una relazione di coppia con quella/questa particolare persona?
- Volevo andarmene dall’ambiente famigliare
- Desideravo crearmi quella famiglia che avrei sempre voluto ma che non ho mai avuto
- L’idea di godere del benessere finanziario che l’altra persona era capace di procurarmi
- Credo rientri nel mio dovere, per essere nella norma
- Temo la solitudine
- Volevo suscitare l’ammirazione della mia famiglia
- Per compiacere i miei genitori che gradivano/gradiscono quella/questa persona
- Avevo necessità di sentirmi utile o comunque di supporto al mio partner, perché è alle prese con alcune difficoltà o sofferenze e volevo essere d’aiuto
- Desideravo farmi carico di quella che considero una mia responsabilità
- Ho cercato una consolazione per la perdita di una persona amata
- Credo di aver voluto sfidare mia madre o mio padre, perché non accettavano quella persona
- In due possiamo contribuire doppiamente alle spese che la vita ci presenterà
- Volevo dare un genitore a mio figlio
- L’ho vissuta come una sfida: conquistare una persona che mi respingeva o che tutti desideravano
- Volevo vendicarmi di chi mi ha tradito
- L’ho vista come una rivincita dopo un abbandono
- È bello avere qualcuno che si prenda cura di me
- Sento che posso impegnarmi davvero con chi ho scelto di tutto cuore
- Voglio vivere una relazione che mi permetta di scoprirmi, di crescere ed esprimere tutto il mio potenziale aiutando il partner a fare lo stesso.
Questi esempi di domande possono iniziare a preparare il terreno per un obiettivo superiore: quello di raggiungere l’equilibrio personale che riesce a infondere a quello di coppia serenità e armonia. Ne parleremo più approfonditamente nel prossimo articolo, che puoi leggere cliccando QUI, in cui – attraverso la storia vera di Bernard, seguito da Claudia Rainville – vedremo l’esempio di alcuni meccanismi e strascichi del passato che, innescando un circolo vizioso di frustrazioni, incomprensioni e malesseri, troppo spesso causano la rottura definitiva della coppia.
