“Il silenzio è la musica dell’anima, la voce del cuore che arriva là dove le parole sono inutili, il luogo in cui possiamo ascoltare la nostra guida interiore.”
Lucia Giovannini
Parlare del silenzio è un po’ come spiegare una poesia. È un regalo che dovremmo donarci, una pausa da tutto ciò che ci circonda, ma soprattutto la possibilità di diventare testimoni dei nostri pensieri e della nostra interiorità, quel “momento di raccoglimento durante il quale ci permettiamo di fare una sola cosa: ascoltare.”
“Contenuto senza contenitore” è ciò che possiamo creare col silenzio, che permette di dare un senso profondo a tutto ciò che facciamo: istinti, pensieri e azioni diventano in tal senso un’eccellenza di consapevolezza.
Wolfgang Amadeus Mozart, uno dei più grandi musicisti di tutti i tempi, diceva che la musica non si trova nelle note, ma nel silenzio tra esse. Silenzio è scoprire il nostro santuario interiore, l’opportunità di ascoltare i messaggi che il nostro corpo cerca di inviarci ma che noi, persi nel frastuono della società moderna, non riusciamo più a distinguere.
L’effetto valanga dei Social Media
Nel 2016, la giornalista Andrew Sullivan ha pubblicato un articolo sul New York Magazine dal titolo I used to be a human being (Una volta ero un essere umano). Il sottotitolo era: “Un continuo bombardamento di news, gossip e immagini ci ha reso freneticamente dipendenti dalle informazioni. Sono a pezzi e potrebbe accadere anche a te.”
Oggi abbiamo a che fare con una vera e propria “dipendenza dai feedback”, dove l’attenzione e la concentrazione sono sul filo del rasoio. Cal Newport, docente alla Georgetown University, nel libro Minimalismo digitale scrive “La questione è l’impatto generale del trovarsi circondati da così tanti diversi gingilli luccicanti che richiamano con insistenza la nostra attenzione e manipolano il nostro umore.” Siamo talmente circondati e immersi che “l’attrazione irresistibile verso lo schermo porta le persone ad avvertire che stanno perdendo sempre più la propria autonomia nello scegliere dove indirizzare la propria attenzione.”
L’attenzione diventa sempre meno autentica. Sono milioni le persone che hanno scelto, ad esempio, di iscriversi a un canale social per rimanere in contatto con gli amici sparsi nel mondo, ma faticano a mantenere una conversazione senza interruzioni con chi è seduto a tavola con loro. La verità è che spesso i Social, se non ne limitiamo l’utilizzo, creano un silenzio. Ma un silenzio di attesa e di ricerca di attenzione, che ci solleva da questioni più profonde e d’introspezione.
Il silenzio fuori dai Social:
Lao Tzu scriveva: “Il silenzio è una fonte di grande forza.” Esso è legato a una forza interiore che, col tempo, andrebbe sempre più nutrita, per resistere al frastuono esterno e preservare un cuore pacifico e uno stato perenne di consapevolezza. Alla parola “forza” potremmo affiancare il termine coraggio. Sì, perché per apprezzare e desiderare il silenzio ci vuole coraggio. È il coraggio di chi non teme la noia, di chi sa bastarsi, di chi ama se stesso prima di amare qualcun altro. Il silenzio è un potente varco di introspezione, in cui ci concediamo di far fluire i pensieri. Pensieri che, nel bene e nel male, non sono mai superficiali, ma veri, siano essi felici o tristi. Decidere di lasciarci andare nel silenzio dei nostri pensieri è un atto di profondo coraggio e una dolce occasione di scoperta di noi stessi.
Per amare ci vuole coraggio. Per amare il silenzio ne occorre ancora di più, perché significa amare se stessi, star bene in compagnia, accettarsi e bastarsi.
Una visualizzazione per te
Nel libro Le vie dell’anima, Lucia Giovannini, PhD in Psychology and Counselling e membro dell’American Psychological Association propone una visualizzazione per accogliere il silenzio dentro di noi. Nel suo lavoro si innesca una particolare sinergia tra tecniche di psicologia tradizionale, pratiche motivazionali e antichi rituali, che rendono i suoi seminari qualcosa di unico e originale.
Il silenzio: la visualizzazione
Mentre ti accomodi in un luogo appartato e silenzioso, dedica un paio di minuti a rilassare il corpo e la mente portando la tua attenzione al respiro.
Lascia che ogni preoccupazione legata a passato, presente e futuro si allontani da te a ogni respiro, sempre di più.
Diventa consapevole del qui e ora e concediti di entrare in uno stato di completo abbandono.
Lascia andare la mente e ascolta il tacere di tutte le cose, lo spazio vuoto che vive tra i rumori che ti circondano.
Immagina di uscire dal mondo materiale che ti immerge e di entrare nella parte più profonda e intima del tuo essere, di incontrare la tua anima e di perderti dentro il silenzio della tua essenza.
Ora porta la tua attenzione al centro del tuo cuore e ascolta con stupore il silenzio che vibra al suo interno, la vita che scorre discreta ed energica dentro di te.
Assapora più a lungo che puoi la sensazione di viaggiare dentro la tua essenza più pura senza parole, senza pretese, con l’unico desiderio di ascoltare il silenzio che ti racconta e si racconta.
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