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Il labirinto: un percorso verso il centro di noi stessi

Ti capita di avere difficoltà nel compiere scelte? Di non riuscire ad abbandonarti liberamente a ciò che vorresti?  Senti di non percepire con chiarezza ciò che la tua anima vuole suggerirti?

Parlare di “anima” può apparire distante da tutto ciò che ci accade. In realtà, ogni volta che ci poniamo domande sul lavoro, sul partner, sull’amicizia, stiamo interrogando la nostra anima. Ogni volta che ci troviamo di fronte a un momento difficile, a una decisione dolorosa, a una situazione che ci richiede saggezza, stiamo cercando una connessione con la nostra parte più profonda e nascosta: l’anima. È sempre più difficile ascoltarla e vivere in modo consapevole. Tante sono le pratiche spirituali che mettono a tacere il brusio esterno per facilitare la concentrazione su noi stessi e trovare quiete interiore, un posto sereno dove rifugiarci quando il corpo e la mente ne sentono il bisogno.

Ma vi è una tecnica, antichissima, capace di insegnare alla mente come ri-connettersi alla nostra saggezza interiore e al nostro intuito, per ricevere le risposte che ci servono in questo momento della vita:

Il cammino del labirinto

 

Il percorso verso il centro di noi stessi

L’immagine del labirinto ha una storia millenaria. Leggende, mitologie e storie fantastiche avvolgono questo archetipo ancestrale. Il labirinto ci richiama alla mente l’immagine di un luogo in cui è possibile perdersi. Il termine, con il tempo, è diventato anche sinonimo di situazione ingarbugliata da cui è difficile uscire.

Ma il labirinto di cui vogliamo parlarti non è nulla di tutto questo, perché unicursale: il percorso che può condurci dal centro verso l’esterno è lo stesso che ci conduce dall’esterno verso l’interno. Nel Medioevo diversi labirinti hanno iniziato ad apparire nei pavimenti di molte cattedrali. È celebre quello di Chartres, uno dei meglio conservati. Ma le prime tracce del labirinto si pensa risalgono a oltre cinquemila anni fa.

Fin dall’antichità, ci si rese conto che percorrerlo donava un senso di quiete e benessere interiore. Il labirinto è un luogo sacro che rende possibile la comunione con la nostra parte più interiore e profonda; un sentiero “fuori dal tempo e dallo spazio” in cui ricevere sollievo e conforto.

Ecco cosa accade camminando il labirinto

Camminare il labirinto richiede un continuo riorientamento del nostro corpo. Così, mentre il fisico è occupato in questo movimento, la mente può finalmente quietarsi e concentrarsi su se stessa. Non c’è rischio di perdersi, perché è sufficiente seguire un passo alla volta per arrivare al centro. E questa è davvero una bellissima metafora per la nostra vita.

Tornare al centro di se stessi: l’antica pratica del labirinto rappresenta un vero e proprio cammino di preghiera, una sorgente per specchiarsi nell’anima, una meditazione in cammino.

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