Un noto proverbio dice che il matrimonio è la tomba del sesso e, va da sé, che lo stesso discorso può essere esteso ad ogni relazione che abbia superato la fatidica soglia dei 7 anni. Certo, agli adagi popolari non si attribuisce alcuna pretesa di scientificità ma, si sa, spesso celano sempre un briciolo di verità.
Col passare del tempo, infatti, un calo della passione nella coppia è fisiologico. Lo psicologo e psicoterapeuta Giulio Cesare Giacobbe in Come fare un matrimonio felice che dura tutta la vita imputa la causa di questo calo principalmente a due motivazioni.
La prima è difficilmente raggirabile a meno che non stiate pianificando un’imminente trasferimento a Tristan da Cuhna (il luogo più remoto della Terra per intenderci) e riguarda il fatto che siamo una popolazione industrializzata. Che c’entra l’industrializzazione con un calo di libido sessuale? La risposta è semplice e bene o male ci coinvolge tutti: stress.
La nostra vita è cadenzata da ritmi sempre più frenetici e dunque essere stressati è inevitabile, ma stress e sesso di comune hanno solo il battito cardiovascolare accelerato. L’eccitazione sessuale, ci dicono dalla regia, sarebbe depressa dal sistema nervoso simpatico e prodotta, al contrario, dal sistema nervoso parasimpatico.
La seconda riguarda più da vicino una delle due metà della mela, quella maschile, e la sua assuefazione.
Per consentire la massima riproduzione della specie, la natura ha dotato l’uomo dell’istinto di accoppiamento con donne sempre diverse. Ciò significa che nemmeno unendo la bellezza di Cleopatra e le “arti” di Semiramide, riuscireste ad evitare che lui guardi le altre.
Certo, a dipingerla così la situazione sembra un quadro a tinte fosche che non lascia spazio a nessun tipo di soluzione se non:
-darti al tradimento (ma tanto ci si stancherebbe anche dell’amante prima o poi)
-rassegnarti ad un matrimonio senza passione (se non hai fatto voto di castità finora non credo sia il caso di cominciare proprio adesso).
Questo destino sarebbe inevitabile se fossimo sicuri che la felicità sessuale in una coppia dipenda esclusivamente dall’attrazione fisica: ma per nostra fortuna, una buona vita sessuale dipende anche dall’impegno condiviso da entrambi i partner a voler soddisfare l’altro e non solo da mere considerazioni estetiche.
Di seguito allora, tre punti fondamentali da ricordare se non vogliamo che la nostra vita di coppia vada in letargo.
- Ogni età ha i propri punti forti, valorizzateli
È vero che l’aspetto fisico non è tutto ma non per questo va sottovalutato, anche se il partner è lo stesso ormai da un paio di lustri. Ricordate la compagna di banco delle superiori? Quella magra, perfetta e impeccabile che sapientemente era in grado di abbinare già dalle 7 del mattino il colore del colletto della camicia con quello dei calzini? Vi sarà di certo capitato di incontrarla a distanza di anni e di constatare quanto poco sia rimasto di quella voglia di essere perfetta ad ogni costo.
Non saltate sulla sedia: non vi sto sollecitando a sessioni estenuanti in palestra o a diete proibitive per avere, vita natural durante, una taglia 40. Sto solo dicendo che ogni età ha in sé della bellezza e delle qualità, tutto sta nell’esserne coscenti e valorizzarle a dovere. Quando subentra la routine, è facile avanzare la pretesa che il nostro compagno debba accettarci a prescindere, ipoteticamente anche con trenta chili in più, ma bisogna ricordare che gli uomini (e in realtà anche le donne) sono “animali visivi” e, in primo luogo, l’eccitazione viene stimolata se quello che vediamo ci piace.
- Provate nuove ricette
Specie nelle relazioni di lungo termine, si commette l’errore di pensare che quello che ci piace a vent’anni ci piacerà anche a quaranta e viceversa: quello che non ci piaceva a vent’anni non ci piacerà nemmeno a quaranta. Sbagliato! Pensate ad esempio a quanti sono i cibi che snobbavate da piccole e che ora invece vi fanno impazzire. I nostri desideri non sono statici ma mutano con noi. Per questo è importante non rimanere ancorati alle confessioni che il nostro partner ci ha svelato anni fa ma alimentare continuamente la scoperta e soprattutto… sperimentare!
- Divertitevi a invertire i ruoli
Non lasciare sempre a lui l’oneroso compito di fare il primo passo. Se è vero che non vogliamo essere principesse dobbiamo dimostrarlo in tutti i campi, anche in questo. Diamo allora il benvenuto a tre nuove fate madrine: Intraprendenza, Azione e Audacia. Vi aiuteranno a stupire il vostro lui rompendo gli schemi tradizionali ai quali è abituato e dar vita a scenari del tutto nuovi, ripristinando la magia dei primi mesi.
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