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Paura di decidere

La paura di decidere

La paura di decidere: quando il tempo è prezioso

Se ogni giorno avessi a disposizione 86.400 euro sul conto corrente bancario e dovessi necessariamente utilizzarli entro la fine della giornata, riusciresti a spenderli tutti? Probabilmente la risposta è sì.

Cambiamo unità di misura. Tutti i giorni hai a disposizione 86.400 secondi: sei in grado di utilizzare ogni singolo secondo al meglio delle tue possibilità? Oppure spendi gran parte del tempo crogiolandoti su innumerevoli domande, questioni e decisioni?

Ogni giorno, ciascuno di noi ha a disposizione 86.400 secondi sul conto corrente della vita: entro la mezzanotte scadono e il mattino seguente ci saranno ulteriori secondi a disposizione. Considerando che non siamo immortali, però, dovremmo viverli come tempo di qualità, risorsa preziosa a noi dedicata.

FOBO: Fear of a better options – paura dell’opzione migliore

Fin dalla tenera età, siamo sommersi da decisioni da prendere: quel giocattolo o l’altro? La bicicletta rossa o quella blu? L’università? La macchina? Comprare casa o andare in affitto? Guardandoci indietro vediamo un susseguirsi di bivi.

C’è un tipo di paura che l’autore americano Patrick McGinnis ha definito FOBO (fear of a better options): è la paura di prendere una decisione tra varie opzioni che sembrano ugualmente valide. Dato che viviamo in un mondo sovrastato da possibilità, spesso anche le decisioni più banali vengono ponderate in modo maniacale. Sotto questo punto di vista, la tecnologia ha peggiorato la situazione anziché migliorarla: quando vogliamo comprare qualcosa sul web, ad esempio, ci troviamo cataloghi pieni di prodotti, ognuno con diverse recensioni che sembrano attendibili. Tutte queste informazioni producono un sovraccarico cognitivo.

Il risultato? Tendiamo a procrastinare la decisione il più possibile.

La procrastinazione, che abbiamo approfondito in un articolo precedente (clicca qui per leggerlo), è quell’atteggiamento psicologico che ci porta a ritardare un’attività, o un’azione, anche se potrebbe avere conseguenze future negative.

Paura di decidere

La saggezza dell’incertezza

Il più grave errore che spesso commettiamo è aspettare di sentirci assolutamente pronti per una decisione o certi di saper fare una cosa prima di farla. Questo limita la sicurezza in noi stessi. Invece ciò che distingue le persone di successo, in ogni aspetto della loro vita, è l’aver sviluppato l’abitudine ad agire prima di sentirsi del tutto pronte. Quante volte ci è capitato di aver avuto un’idea strepitosa e, qualche tempo dopo, aprendo il giornale o passando davanti ad un negozio, trovare il medesimo progetto realizzato?

La differenza tra noi e la persona che ha realizzato quell’idea è molto semplice: lei è passata all’azione.

“L’abitudine all’azione è un programma mentale che risponde all’ignoto spingendo avanti anziché tirando indietro; pur non ignorando i potenziali pericoli, non cede alla paura; invece di attendere la certezza, l’abitudine all’azione incoraggia a raccogliere informazioni e poi a muoversi in avanti prima di sentirsi effettivamente pronti.” – Paul McKenna

L’abitudine all’azione non solo porta dove si intende andare, ma garantisce di giungere a destinazione più soddisfatti di quanto ci si sia mai sentiti prima.

Paura di decidere

3 step per superare la paura di decidere e passare all’azione

Che il rischio sia una delle 5 componenti del successo lo abbiamo già approfondito in questo articolo. Per gestire la paura di decidere, Paul McKenna, Ph.D in Scienze del comportamento, ipnoterapeuta ed esperto di psicologia di fama mondiale, suggerisce 3 step che consentono di abituarsi all’azione per prendere la giusta decisione.

1 – Identificare il rischio

Esistono essenzialmente due categorie di rischio: i rischi che ci vengono imposti dall’esterno e quelli che scegliamo di assumerci in vista di un risultato ottimale. Riuscire a distinguerli è il primo passo per abituarsi all’azione.

2 – Ponderare il rischio

Dopo aver identificato il potenziale rischio, dovremmo ipotizzare il risultato atteso. La differenza tra il secondo ed il primo permette di comprendere il coefficiente d’azione: se positivo, suggerisce di intraprendere l’azione; se negativo, invece, implica che il gioco non vale la candela.

3 – Assumersi il rischio

Una volta che abbiamo deciso di assumerci il rischio, passiamo all’azione:

  • Pensiamo a qualcosa che ci piacerebbe compiere ma che comporta un certo margine di rischio o che non è in linea con il nostro carattere
  • Prendiamoci un paio di minuti per effettuare alcune verifiche di sicurezza, accertandoci che non faremo alcun male né a noi stessi né tantomeno a qualcun altro
  • Pianifichiamo quando agire (l’ideale sarebbe oggi, altrimenti cerchiamo di trovare un’opportunità entro le prossime 72 ore)
  • Facciamoci coraggio e buttiamoci.

 

Sabato 7 novembre, in diretta streaming, si terrà l’unico seminario in italiano concepito insieme a Paul McKenna per recuperare quella fiducia che sblocca la paura di decidere. Capire l’influenza che tale paura esercita su di noi permette di comprendere il potere delle nostre scelte. Sarà un’esperienza unica, ricca di interazioni ed esercitazioni pratiche. Dopo la sessione live, avrai la possibilità, fino al 31 dicembre, di rivedere la registrazione integrale dell’evento e approfondire tutti gli aspetti salienti: se sei interessato a saperne di più, clicca qui!

 

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Dal 2016 ci occupiamo del benessere delle persone, organizzando eventi per la crescita personale. Tale attività, che è anche un valore della nostra vita, non può essere svolta se mette a rischio la salute di chi amiamo.
Abbiamo deciso pertanto di spostare le date dei nostri seminari nell’ultima parte dell’anno, quando saremo sicuri che condividere l’esperienza della formazione sia in armonia con il nostro e vostro star bene.