Come superare i nostri limiti grazie al Blocco dello Scrittore (anche se non siamo scrittori)

blocco dello scrittore

A cura di Life Stategies

“Quando ci si sente incapaci di scrivere, ci si sente esiliati da se stessi.”
Harold Pinter, premio Nobel per la letteratura.

Questa frase ci mostra che anche i premi Nobel, a volte, vengono colpiti dal famoso blocco dello scrittore.

Troppo spesso commettiamo l’errore di pensare che essere bravi in qualcosa significhi non trovarsi mai in difficoltà o non sforzarsi di superare i propri limiti. È proprio questo pregiudizio sbagliato ad aumentare l’insicurezza in noi stessi e i timori di non farcela quando ci troviamo davanti ad una nuova sfida.

Ma quale verità si cela dietro al blocco dello scrittore e al raggiungimento di grandi traguardi?

 

L’iceberg del successo

Se cerchiamo su Google “tentativi di personaggi famosi” otterremo una lunga lista di nomi celebri, provenienti da ogni settore, che hanno lottato per raggiungere i propri obiettivi. A quanto pare già Google smentisce la nostra idea che per riscuotere successo occorra essere perfetti. Un’immagine abbastanza nota rappresenta molto bene ciò di cui stiamo parlando: il cosiddetto iceberg del successo.

iceberg del successo

Proprio come un iceberg, di cui è visibile solo la punta che affiora dall’acqua, lasciandoci ignari di tutto ciò che è nascosto sotto la superficie, anche il successo ci mostra solo la sua parte più bella, fatta di riconoscimenti, gratificazione, affermazione, felicità.

Ma chi, oltre a coloro che hanno lavorato duramente per raggiungere quel traguardo, ha idea degli sforzi, dei sacrifici, dei dubbi, delle correzioni, delle delusioni che vi sono sotto? Nessuno.

Provate a chiedere a chiunque sia riuscito a realizzare almeno uno dei propri sogni: vi dirà che per riuscirci ha dovuto guardare negli occhi le proprie paure e superare i propri limiti, nonostante fosse molto bravo in quello che faceva.

 

Il Blocco dello scrittore

Ecco cosa significa vivere il blocco dello scrittore: trovarsi faccia a faccia con i propri timori e, nonostante tutto, vincerli. In questo senso, ciascuno di noi prima o poi affronta questo blocco quando avvia un progetto, si pone degli obiettivi o decide di intraprendere qualcosa di nuovo.

Dal blocco dello scrittore possiamo tutti imparare una lezione importante, cioè che anche i personaggi che ci ispirano hanno provato le nostre stesse incertezze: questo significa che anche noi, come loro, possediamo gli strumenti necessari per uscire da qualsiasi impasse la vita ci metta davanti!
Basta capire cos’è che ci blocca e adottare le soluzioni adeguate per impedire che questo si ripeta.

 

Nessuno è perfetto

A volte uno scrittore si blocca perché nessuna frase sembra quella giusta: butta giù due righe, poi ci ripensa, le modifica, ne cancella una parte, il discorso continua a non filare e alla fine riparte da zero, alla ricerca della combinazione perfetta.

È un po’ quello che succede anche a noi quando abbiamo in mente un progetto e ci sentiamo pronti ad iniziare, però le sfide che incontreremo ci spaventano e così continuiamo a rimuginare, immaginando tutto quello che potrebbe andare storto e come gestirlo, lasciandoci spaventare da questi scenari.

Il risultato? Ci blocchiamo.

Quando cadiamo in questo meccanismo controproducente non facciamo altro che confrontarci con un ideale di perfezione irraggiungibile, che è solo nella nostra mente. Per uscire da questo labirinto dobbiamo tornare coi piedi per terra: ricordiamoci che nessuno è perfetto ma che, per fortuna, tutto (o quasi) si può migliorare!

 

Impariamo a sbagliare

Ripensiamo alla lista di “tentativi di personaggi famosi” di cui parlavamo poco fa: serve altro a dimostrarci quanto sia importante sentirsi liberi di sbagliare per superare i propri limiti e raggiungere gli obiettivi?

Quando uno scrittore ha un blocco, una delle soluzioni che adotta è scrivere liberamente, dando voce alle emozioni e senza preoccuparsi troppo della forma o dello schema che aveva in mente: in seguito avrà modo di riorganizzare il discorso, affinare il linguaggio, fare i dovuti tagli e correggere eventuali errori.

L’importante, in questo caso, è ascoltarsi e seguire il flusso dell’immaginazione.

Facciamo così anche noi: non sforziamoci di avere tutto sotto controllo e seguiamo il nostro istinto, diamo spazio alle nostre passioni e scopriamo dove ci portano. Durante il percorso avremo tutto il tempo di valutare a mente fredda quali dettagli andrebbero rivisti con maggior attenzione e quali accorgimenti potrebbero renderci le cose più semplici.

superare i propri limiti

Il saggista di origine libanese Nassim Nicholas Taleb sostiene che:

“La persona che temiamo maggiormente di contraddire siamo noi stessi.”

Eppure, come possiamo crescere e migliorare se non cambiamo mai idea, se non torniamo sui nostri passi per correggere una direzione che non ci soddisfa abbastanza, se non ci diamo la possibilità di capire cosa non funziona e trasformarlo nella soluzione migliore?

Superare i propri limiti significa, prima di tutto, riconoscerli: solo così potremo andare oltre le nostre aspettative! Fidiamoci delle nostre sensazioni e facciamo esperienza diretta delle cose, piuttosto che pretendere di sapere subito quale strada dovremmo imboccare.

Neppure i personaggi che ci ispirano lo sapevano all’inizio, ma questo non li ha certo fermati!

 

Usiamo le scalette

Sembra incredibile, ma anche i piccoli gesti possono aiutare ad affrontare i problemi in maniera più efficace: avreste mai pensato che per superare il blocco dello scrittore potesse bastare una scaletta degli argomenti da toccare in ogni parte dell’opera?

Non occorre aggiungere troppi dettagli: è sufficiente una semplice traccia di come strutturare il lavoro, una scaletta proprio come quella che facevamo durante i temi delle elementari, che permette di organizzare le idee e di portare il racconto verso la conclusione stabilita con facilità.

Se questo consente agli autori di superare il proprio blocco, perché non seguiamo l’esempio?

Facciamo anche noi le scalette dei nostri progetti: scriviamo su un foglio o nel pc gli obiettivi che vogliamo raggiungere, partendo da quello finale, il più ampio, e restringendo via via gli obiettivi in base alle varie fasi del progetto, focalizzandoci su quelli intermedi.

lista obiettivi

Ad esempio: a qualcuno piacerebbe trasformare la propria passione per i dolci in un mestiere?

Magari l’obiettivo finale sarà aprire una pasticceria in proprio, ma non è possibile riuscirci se prima non si frequenta un corso di pasticceria, non si fa pratica in un laboratorio e non ci si costruisce l’esperienza necessaria a sfornare dolci davvero indimenticabili.

Stabilire quali sono gli obiettivi intermedi permette di avere chiari in mente i passi da seguire per arrivare al successo che desideriamo.

Un’altra scaletta molto efficace è quella delle difficoltà da superare.
Ci sono delle azioni che ci preoccupano perché non sappiamo come affrontarle al meglio? Scriviamo anche quelle, sia quando ci vengono in mente che quando le incontriamo nella pratica quotidiana.

Ad esempio, se non riusciamo a decidere quale corso sia il più adatto alle nostre esigenze, rischiamo di perderci in una giungla di informazioni e, in preda alla confusione, non scegliere più nulla!

Per non cadere in questa trappola, annotiamo i pro e i contro delle varie opzioni che abbiamo e poi, quando tutte le informazioni saranno davanti a noi, concentriamoci solo su quelle davvero rilevanti per la scelta.

Magari scopriremo che ci interessa più la certificazione rilasciata dal corso che la sua durata o la sede: a questo punto la scelta si dimostrerà più semplice.

 

Liberiamo il nostro potenziale

Queste tecniche, utili a superare non solo il blocco dello scrittore, ma ogni tipo di blocco, sono semplici eppure sorprendentemente efficaci se applicate con costanza: l’importante è non lasciare che insicurezze del tutto normali ci distolgano dal potenziale che potremmo liberare grazie alle giuste strategie.

Ricordiamoci che nulla nasce dal nulla, anzi, come diceva il poeta André Suarès:

“Il nulla è l’universo senza di me”.

Perciò, non lasciamo che le nostre capacità si disperdano nel vuoto!

Approfondiremo i meccanismi psicologici che bloccano il raggiungimento dei nostri obiettivi per imparare a sostituirli a comportamenti più funzionali, insieme al professor Giorgio Nardone, psicologo e psicoterapeuta, in occasione del nuovo corso a Milano e in diretta Streaming.

Se desideri saperne di più e partecipare, trovi tutte le informazioni qui

 

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